Tu sei qui: Economia e TurismoDi Vito, il gioiellino aquilotto
Inserito da (admin), martedì 16 marzo 2004 00:00:00
Il derby di Giugliano restituisce alla Cavese il sorriso e la speranza di poter recitare ancora un ruolo non da comprimaria nel campionato. Un punto importante verso la salvezza anticipata e, perché no, anche per un finale che potrebbe regalare qualche emozione in più. Ancora una volta determinante per il risultato positivo il piccolo gioiello aquilotto Fabio Di Vito, che nella sfida con una delle realtà del campionato più accreditate per i play-off è riescito a mettere il suo sigillo. Quinta rete stagionale e tanti applausi per lui da parte dei tifosi metelliani presenti al "De Cristofaro". Un gol che non è valsa la vittoria, ma che tiene la Cavese ben impiantata nel centroclassifica e più vicina alla quota salvezza. «I verdetti sono ancora tutti da scrivere - esordisce il ragazzo molisano - e l'equilibrio che sistematicamente si registra lo testimonia. Una domenica si sprofonda nello sconforto ed a un passo dal baratro, un'altra si torna a sognare magari i play-off. Tutto è possibile, anche per noi». Dopo due trasferte di fuoco, Brindisi e Giugliano, ora il cammino verso il traguardo finale si fa in discesa per gli aquilotti. «Fare voli pindarici non paga - avverte Di Vito, che fa suo il "credo" del tecnico Castellucci - rimaniamo con i piedi per terra, perché i 44 punti della quota salvezza sono ancora distanti 12 lunghezze. Abbiamo 8 partite da giocare e d'ora in poi ci vorranno sempre prestazioni determinate e convincenti per raccogliere il massimo. Perché tutte le nostre avversarie, vuoi perché impegnate per i play-off, vuoi per i play-out, non ci lasceranno vita facile». Un punticino che sta stretto, ma che muove la classifica, quello conquistato a Giugliano. «Sono contento della prestazione di tutta la squadra, perché abbiamo dimostrato di non aver rubato affatto il punto. Siamo stati all'altezza del nostro avversario per tutto il derby. Peccato che non sia bastata la mia rete per la vittoria, perché loro hanno trovato un eurogol per il pareggio». Il baby Di Vito ha avuto sul piede anche la palla della vittoria, ma le sue speranze, come il suo tocco, si sono infrante sul palo difeso da Gragnaniello, facendo vanificare la possibilità della seconda doppietta stagionale per lui, dopo quella sul malcapitato Rutigliano nel giorno dell'Epifania. «Avevo già assaporato la gioia del secondo gol - aggiunge l'attaccante biancoblù - ed è stata una beffa quella palla stampatasi sul legno della porta del Giugliano. Ma va bene lo stesso, perché su quel campo sarà difficile per tutti raccogliere punti». La Cavese ha un piccolo bomber al fianco del mostro sacro Scichilone. Per Fabio Di Vito un motivo d'orgoglio, di vanto, ma anche una grande responsabilità. «Sono giovane ed ho tanta voglia di crescere. C'è tanto da imparare da calciatori con l'esperienza e la classe di Massimiliano, sempre prodigo di suggerimenti e di conforto, per tutti e per me, nei momenti difficili. Debbo dire grazie a tutto il gruppo ed al mister, perché mi offrono queste occasioni di crescita». La scorsa stagione, alla corte di Mario Somma, chiusa con 8 gol all'attivo, fu quella dell'exploit. Quest'anno sogna di eguagliare il bottino personale: «Sarebbe eccezionale, perché confermato in un torneo professionistico. Spero di poter chiudere in crescendo e di contribuire a suon di gol alla causa della Cavese».
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