Tu sei qui: Economia e TurismoDi Martino, abbraccio alla Simeoni
Inserito da (admin), venerdì 2 maggio 2003 00:00:00
Antonietta Di Martino sulla pedana di Sara Simeoni. La saltatrice in alto di Cava de' Tirreni (25 anni il 1° giugno), in allenamento collegiale nella Snal di Formia, ha finalmente potuto conoscere e parlare a lungo con la leggenda dello sport italiano, l'ex primatista mondiale Sara Simeoni, presente nella città tirrenica per festeggiare i suoi...primi 50 anni. Sara le ha dato consigli ed incoraggiamenti. La campionessa cavese, dopo l'esplosione del 2001, nel corso del quale ha saltato 1.98 (ad appena 3 centimetri dal record della Simeoni) ed è stata finalista ai Mondiali di Edmonton, lo scorso anno è stata pressoché ferma a causa di uno strappo all'attaccatura del piede sinistro, quello di stacco. Aveva fatto una scelta di vita: si era trasferita ad Ascoli Piceno per essere seguita dal tecnico nazionale delle prove multiple, Francesco Butteri. Altro cambiamento quest'anno. Arruolata nella Guardia di Finanza, quindi tesserata per le "Fiamme Gialle", è tornata nella natia Cava de' Tirreni. Grazie alla disponibilità del sindaco Messina, sono stati acquistati gli attrezzi necessari per allenarsi allo stadio "Simonetta Lamberti": ritti e sacconi per la caduta, oltre ad un grande telone per potersi allenare anche d'inverno. Inoltre, la promessa di rifare la pedana. Così eviterà di recarsi 3 volte alla settimana al "Vestuti" di Salerno per fare training. La Di Martino aveva iniziato bene il 2003. Esordio a Gent (Belgio) con 1.94, poi 1.96 a Birmingham, sulla stessa pedana dove a metà marzo si sono svolti i Mondiali al coperto. Dietro l'angolo, però, l'insidia della sfortuna: il 1° marzo, agli Assoluti in sala a Genova, dopo essersi assicurato il titolo italiano con 1.93, Antonietta è passata direttamente a quota 1.99, per cancellare il record nazionale indoor di Antonella Bevilacqua (1.98), che l'aveva strappato a Sara Simeoni (1.97). Al secondo tentativo è volata via la scarpetta sinistra nello stacco, procurandole una slogatura. Addio Mondiali di Birmingham, dove poteva puntare ad una medaglia. «Purtroppo - racconta l'atleta cavese - la distorsione ha provocato danni all'interno della caviglia. Potrò riprendere a saltare solo adesso. Dovrei fare il mio esordio alla fine di questo mese, ai Campionati Nazionali Universitari a Chieti». Ha conosciuto bene la Simeoni. «Sara è ed è stata da sempre il mio idolo. A Formia ho potuto conversare a lungo con lei. Spero di emulare le sue gesta». Ha anche cambiato allenatore: «Il mio nuovo coach è Andrea Sessa, 26 anni, laureando in Ingegneria Elettronica, di Baronissi. Esprimo gratitudine e riconoscenza per l'accoglienza avuta nel "Gruppo Polisportivo Fiamme Gialle", comandato dal tenente colonnello Vincenzo Parrinello». Comunque, Antonietta ha già superato Sara Simeoni almeno in una cosa. La campionessa metelliana è alta 1.70 ed ha già superato 1.98. Sara, alta 1.77, stabilì 2 volte il record del mondo con 2.01. Nel salto in alto c'è una speciale classifica, che tiene conto del differenziale fra l'altezza dell'atleta e le misure ottenute in gara. Il differenziale della mitica Simeoni è 24. Quello della Di Martino è migliore: 28!
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