Tu sei qui: Economia e TurismoD'Eboli: «Stiamo valutando l'acquisto della Cavese»
Inserito da Andrea De Caro (admin), giovedì 27 maggio 2010 00:00:00
«Sì, è vero: abbiamo avuto qualche incontro per valutare l’acquisto della Cavese ed ora stiamo verificando attentamente tutte le carte contabili che ci sono state messe a disposizione». Esce allo scoperto una delle cordate accostate in questi giorni al club biancoblù e lo fa tramite l’ex ds di Paganese e Cavese, Cocchino D’Eboli, che conferma le indiscrezioni degli ultimi giorni.
La cordata in questione è quella che fa capo a Marchesano ed in cui figurano anche altri imprenditori come Fortunato e Melillo. Ma non ci sono soltanto loro in questo gruppo che si è fatto avanti, dimostrando un certo interesse per la Cavese. In realtà, ci sarebbero anche altri imprenditori di alcune città limitrofe a quella metelliana ed il famoso mister-x che continua a rimanere nell’ombra. Sarebbe lui la “punta di diamante” di questa cordata, ma per ora tutti mantengono uno stretto riserbo sull’identità di questo misterioso manager.
«La cordata in questione non fa capo soltanto a quei 2-3 nomi circolati negli ultimi giorni, ma ci sono anche altri imprenditori della zona. Un gruppo solido che dà ampie garanzie. Personalmente, dopo i vari problemi della Cavese, mi sono sentito con Della Monica ed ho subito iniziato a darmi da fare con questo gruppo di amici. Lo sanno tutti che ho sempre avuto un ottimo rapporto con il patron della Cavese e che sono molto legato alla piazza metelliana nonostante le varie vicissitudini passate, da cui poi sono uscito completamente a testa alta. Mi erano state ascritte situazioni che assolutamente non mi riguardavano e non hanno nulla a che fare con il mio modo di fare calcio. Mi auguro che ora, dopo che è stata chiarita quella brutta vicenda del 2003, tutti avranno capito bene chi è il vero Cocchino D’Eboli. Un ds che lavora sodo, valuta attentamente ogni mossa e sa fare al meglio il proprio lavoro».
E sarebbe davvero una bella rivincita personale per D’Eboli riuscire a salvare la Cavese dal baratro del fallimento e tornare in quella piazza che dovette lasciare controvoglia nell’estate del 2003. Ma prima di qualsiasi ulteriore passo bisognerà attendere la verifica dei conti del club di via Balzico e la reale entità del debito, che, a quanto pare, è ben superiore di quello dichiarato alla consegna del titolo nelle mani del sindaco Galdi.
«Purtroppo, in questi ultimi anni la Cavese ha speso tanto, stipulando contratti molto onerosi. Ora, comunque, chi è preposto a questo sta verificando tutto l’incartamento a nostra disposizione e ci vorrà qualche altro giorno prima di fare altri passi avanti. Certo il tempo stringe, ma c’è bisogno di fare un passo alla volta per riuscire a risolvere la situazione e capire se si possa concretizzare o meno».
Oltre ai libri contabili, infatti, sarà necessario anche capire la volontà dei calciatori biancoblù di andare incontro all’eventuale nuova società per discutere sui vari contratti in essere.
Ed i calciatori aspettano ancora gli stipendi arretrati
Sono ancora nella più totale solitudine i calciatori della Cavese, che attendono nuovi cenni dai dirigenti biancoblù per conoscere il destino del club di via Balzico. Alcuni hanno il contratto in scadenza, mentre altri sono ancora legati alla società metelliana, ma tutti attendono ancora il pagamento dei vari stipendi arretrati. Qualcuno ha già avuto un primo colloquio con gli attuali soci per cercare di trovare una soluzione comune, ma la distanza tra richiesta ed offerta è ancora troppo lontana. Non tanto per quei calciatori legati da biennali o più al club aquilotto, quanto per quelli in lista di sbarco e che semmai hanno già trovato un accordo sommario con qualche altra squadra. Il portiere Russo, ad esempio, sarebbe già stato contattato dal Cesena per approdare nella serie cadetta.
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