Tu sei qui: Economia e TurismoColomba esalta il suo Napoli ‘operaio'
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 9 ottobre 2002 00:00:00
«Sono orgoglioso di allenare una squadra di operai»: Colomba (nella foto) cambia le parole, ma non il concetto. Il Napoli è squadra fisica, che deve fare affidamento soprattutto sul suo coraggio e sulla sua forza. La tecnica, quella sopraffina, non abita da queste parti. «Non ho con me geometri ed architetti, ma solo operai, che spesso trovano il colpo vincente. Poi, ho alcuni apprendisti, che devono crescere in fretta. Se crescono loro, tutto va meglio per tutti». Le metafore sono giuste e gli servono sia per continuare il discorso, sia per difendere la squadra, per evitare che qualche burlone vada malignando che, come De Canio, lui demotiva gli azzurri. «Abbiamo una squadra composta da combattenti e da interdittori. Grinta, coraggio e generosità sono le nostre principali caratteristiche. Questo concetto va chiarito e ripetuto per far sì che tutti lo assimilino. Anche per evitare che si dica che noi concediamo troppo agli avversari. È un dato vero, che non contesto, ma rivolgetevi ai vostri colleghi di Cagliari, di Bari e di Genova, fronte sampdoriano: anche loro stanno chiedendo agli allenatori di quelle squadre perché, a tratti, hanno subito il Napoli. La Samp è il Real Madrid della B, eppure, nella ripresa, mi è piaciuto molto di più il Napoli. E se non fosse stato per la spinta ricevuta da Floro Flores in area, probabilmente avremmo vinto». Domenica prossima, a Verona, il Napoli giocherà in un ambiente ostile, contro una squadra rabbiosa dopo la sconfitta a Terni. Colomba non potrà disporre di alcuni elementi e sarà costretto a ricorrere ai "boys" Platone e Mancino, tutti e due giovani talenti di centrocampo. «Stringeremo i denti. Ricordate quando, nel giorno della mia presentazione, parlai di anno di sofferenza? In quell'occasione, considerai anche l'emergenza. Devo dire, però, che Cristiano, Floro Flores (nella foto) e Quadrini mi sono piaciuti. Acquisti tra i calciatori senza contratto? Non credo, anche se avere un centrale jolly difensivo ed un esterno di sinistro non sarebbe male. Comunque, lavoro con quelli che ho. Quanto ai giovani, Platone e Mancino già fanno parte del gruppo. Hanno 18 anni, un'età in cui non si è determinanti. Sono certo che, quando li chiamerò in campo, si faranno trovare pronti. Prima o poi, sarà il loro turno». A Colomba non dà fastidio un'etichetta che gli stanno affibbiando, quella di difensivista. Ecco la sua risposta quando gli chiediamo perché ha sostituito Montezine con Cristiano e perché tratteneva il pallone per guadagnare qualche secondo: «Valtolina era più veloce di Bocchetti: ho voluto aiutarlo nella marcatura. Ricordo solo che nel secondo tempo siamo stati più incisivi rispetto al primo, quando abbiamo sofferto. Vorrà dire che la prossima volta, prima di fare un cambio, farò un sondaggio con un referendum via internet...Dionigi? Ha ripreso a pieno ritmo. Ora è davvero pronto». Sulla questione societaria il tecnico è di poche parole: «Naldi è tranquillo. Se lui è sereno, figurarsi noi». A tale proposito, Naldi e Corbelli dovrebbero incontrarsi domani, a Roma, per trovare una soluzione al problema societario.
TROISE E QUEL RUOLO AGOGNATO
Con l'infortunio di Villa, Troise torna in corsa per un posto da centrale difensivo, ruolo in cui ha sempre sperato di giocare
Riuscirà a giocare nel suo ruolo preferito? Se lo chiede anche Emanuele Troise, che da tempo spera di essere utilizzato da centrale difensivo. Quasi sempre gli è toccato giostrare non da centrale, ma spostato a sinistra o a destra. Contro la Sampdoria, quando si è infortunato Villa, Colomba l'ha utilizzato da centrale, tra Quadrini e Bonomi, con Bocchetti a sinistra. Con lo sfortunatissimo Villa fuori causa per almeno sei mesi, le possibilità di Troise (nella foto) aumentano, ma...«...ma c'è Baldini che sta recuperando bene. Quindi, non è detto che io giochi dove mi piacerebbe. Sono, come sempre, a disposizione di Colomba. Dove mi dirà di giocare, giocherò». Negli ultimi anni Troise ha vissuto periodi tormentati. Sembrava che dovesse avere un futuro aureo, come Ferrara e Cannavaro. La Juventus lo corteggiava con grande assiduità, poi più nulla. Lui si è lasciato un po' andare e con encomiabile serietà ammette le sue colpe, senza gettarle su altri, come è costume di tanti. Anche la sfortuna, nella fattispecie vari infortuni, l'ha bersagliato. Con l'arrivo di Colomba, però, Troise sembra rigenerato nel fisico e nel morale. «Sono dispiaciuto per Villa. Spero che si trovi una soluzione valida per sostituirlo. Un fatto è certo: nonostante gli infortuni gravi di Russo e Villa, non molleremo. È un anno importante per il Napoli e per me. Ringrazio Colomba per la fiducia, ma lungi da me l'idea di fare polemica con De Canio. Se non ho giocato, è stato soltanto per colpa mia. Con l'ex allenatore ci siamo lasciati bene. Adesso, penso soltanto a dare il meglio per il Napoli. Ci aspetta una gara difficile a Verona. Giocheranno con il coltello tra i denti dopo la sconfitta a Terni. Loro puntano alla serie A, come noi del resto».
NOTIZIARIO
Baldini in recupero per Verona. Domenica niente diretta televisiva
Impossibile per i napoletani vedere Verona-Napoli in televisione, in quanto la società scaligera non ha un contratto né con Stream, né con Telepiù. Il Napoli partirà sabato pomeriggio per Verona, dopo la rifinitura al Centro Paradiso. Dovrebbe essere disponibile anche Baldini, che sta recuperando dopo la contrattura ai flessori della coscia sinistra. Il suo rientro risolverebbe in parte i problemi di Colomba, che dovrà fare a meno di Russo e Villa infortunati e di Vidigal e Saber, convocati nelle Nazionali del Portogallo e del Marocco.
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