Tu sei qui: Economia e TurismoCessione Cavese, nessuna novità
Inserito da (admin), mercoledì 10 marzo 2004 00:00:00
Tutto nel limbo il futuro della Cavese. Societario e di campionato, l'orizzonte non è chiaro. I due stop consecutivi della squadra hanno riacceso i riflettori delle polemiche sulla "gestione Della Monica". Pezzi consistenti della tifoseria biancoblù rimarcano l'assenza di feeling, ora più che mai, con il numero uno della società di via Sorrentino. Le voci di cessione del pacchetto di maggioranza della Cavese riaffiorano sistematicamente proprio in queste circostanze emotivamente negative. La notizia delle ultime ore è di una cordata intenzionata a farsi avanti. Netta smentita del patron biancoblù, anche se l'intenzione di passare la mano c'è e non è mai stata disconosciuta. «Insieme ai miei collaboratori, ho sempre detto di essere pronto a farmi da parte se fosse avanzata da un gruppo di imprenditori seri e ben intenzionati una proposta concreta. Ma al momento - sottolinea Antonio Della Monica - si sono fatte solo chiacchiere di salotto o, ancor peggio, di "porticato". Ho la coscienza a posto e, soprattutto, manterrò la parola data quando rilevammo dal precedente socio di maggioranza, Montella, il suo pacchetto azionario. Non abbandoneremo la nave in alto mare. Mai. Dunque, nessuna deriva né pericoli per la sopravvivenza della società. Se ci sono proposte di voler entrare in società o, ancor meglio, di rilevare la Cavese in blocco, ben vengano». Al momento, dunque, solo chiacchiere. La stagione, intanto, è arrivata ad un punto cruciale. La Cavese, che combatte tra un eterno altalenarsi di risultati positivi e negativi ed è tuttora a caccia di una propria chiara identità, è chiamata ad un altro impegnativo test fuori casa. Domenica, a Giugliano, in presenza di un altro flop nel risultato, potrebbe aprirsi una nuova crisi. Ma il patron Della Monica smorza sul nascere l'ipotesi di un nuovo divorzio per la guida tecnica della squadra: «Mister Castellucci ha fiducia in questo gruppo e ne condivido in pieno l'ottimismo. Ci salveremo, come da programmi iniziali, ed in tempi di vacche magre per tutti nel calcio, questo è già un miracolo. A giugno, poi, tireremo le somme».
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