Il Portico Costiera Amalfitana

Mario Pietropinto non cambia la Cavese: anche ad Agropoli sarà 4-3-3. Non sarà però lineare, ma avrà un baricentro avanzato, con intenzioni ancora più offensive. Questo è emerso dall’ultimo test di ieri pomeriggio, in cui i metelliani si sono contrapposti al Città di Angri: sarà fondamentale la posizione di Temponi, che dovrebbe fare da stantuffo, garantendo qualità in attacco e fisicità in difesa ad una Cavese che deve vincere per sorpassare in classifica proprio i cilentani.

Per la cronaca, l’undici metelliano ieri è stato battuto in casa per 2-1 dagli angresi, capitanati in attacco dall’ex Tranfa. Dopo il rigore trasformato da Incoronato, i biancorossi hanno rimontato andando in rete su un calcio di punizione a due nell’area aquilotta e poi su uno schema da palla inattiva ben congegnato. Pietropinto ha mescolato molto le carte, con Barbarisi terzino sinistro ed Esposito fuori a scopo precauzionale: tutti esperimenti che si fanno, ma l’importante è che in campo la Cavese sappia farsi valere con la giusta cattiveria agonistica.

Assente Ercolano infortunato, al campo di Pregiato si è rivisto per la prima volta dopo aver smaltito l’attacco influenzale Balzamo, mentre il portiere De Luca ha svolto un po’ di lavoro con il pallone e sembra sulla strada del recupero. Terapie per il terzino Magliano, anch’egli quasi al meglio della condizione. La Cavese, in proiezione derby, si allenerà questa mattina e domani mattina. Fissata per domenica mattina la partenza alla volta di Agropoli, dove non ci saranno i tifosi ospiti a sostenere i metelliani, dato il divieto di trasferta imposto dall’Osservatorio.

A proposito del match Agropoli-Cavese, ieri ha parlato il centrocampista nuovo arrivato, Francesco Zolfo: «Dobbiamo cercare di fare risultato pieno. Con una vittoria riusciremmo a tirarci fuori da questa zona di classifica che non voglio nemmeno nominare. Se sono arrivato qui a Cava, è perché intendo dare un contributo importante. Vogliamo tirarci fuori da questa situazione di graduatoria che ci sta stretta».

Orlando Savarese