Tu sei qui: Economia e TurismoCavese, un pari...felice
Inserito da (admin), lunedì 28 febbraio 2005 00:00:00
Un pareggio col retrogusto di vittoria. Dopo 6 successi di fila, la Cavese può accontentarsi di un "semplice" 0-0 a Morro d'Oro, anche perché pareggia pure il Manfredonia ed il vantaggio sui pugliesi resta immutato: +4 ed è passata un'altra giornata. E la prossima domenica potrebbe sorridere alla Cavese, che ospita il Potenza (ieri sconfitto dal Giugliano), mentre il Manfredonia va in casa di una delle squadre più in forma del momento, il Melfi. Per ora la Cavese si gode il solido primato dopo un match finito giustamente in pareggio, nonostante una pressione aumentata nel secondo tempo. Stavolta non è bastato trovarsi atleticamente meglio nel momento cruciale, perché il Morro d'Oro era ben disposto e, tutto sommato, non ha sofferto granché. Il tatticismo esasperato ha ridotto molto gli spazi. Le due contendenti, infatti, si sono spesso misurate in pochi metri di campo. La Cavese, schierata con il consueto 4-3-3, ha provato a fare la partita, ma non è riuscita da subito a velocizzare la manovra, anche per l'ottima copertura degli spazi fatta dal Morro d'Oro, poco propenso a fare regali. La prima occasione è capitata sui piedi della Cavese, dopo 20'. Tatomir ha calciato una punizione in area, Schetter si è ritrovato solo davanti a Marcello, ma non è riuscito a tirare nello specchio. La risposta del Morro non si è fatta attendere. Dopo 1' ci ha provato Pinciarelli, ma la battuta è stata debole. Il pressing costante ha sempre ridotto al minino gli spazi per giocate di un certo interesse. Il confronto si è vivacizzato proprio nelle battute finali del primo tempo. A lanciare per primo il guanto di sfida è stato il Morro d'Oro, al 40': Pinciarelli ha verticalizzato per Prosia, che in corsa ha lasciato partire un diagonale potente e velenoso, con Mancinelli pronto a respingere d'istinto. Il pericolo scampato ha scosso la Cavese, che poco dopo ha replicato con altrettanta pericolosità. Schetter, come al solito uno dei migliori, ha provato l'affondo sulla sinistra crossando per D'Amico, che ha avuto la palla buona per battere a rete, ma il tentativo è finito fuori. Nella ripresa le coordinate tattiche dell'incontro non sono cambiate (squadre raccolte in pochi metri), anche se con il passare dei minuti la Cavese ha mostrato maggiore determinazione, cercando di vincere la partita. Nei primi 10' due pericolose accelerazioni aquilotte. Sulla prima, sempre con protagonista Schetter (dribbling sulla sinistra e traversone lungo), Alfano è stato anticipato di poco dal ripiegamento di Francia. Nella seconda occasione, Galizia ha concluso in maniera pericolosa dalla distanza, ma il tiro deviato da un difensore è finito fuori di un paio di metri. Dopo aver rischiato qualcosa, il Morro ha migliorato il suo assetto e per la Cavese fare gioco è tornato ad essere molto complicato. La grande occasione, sulla quale i campani hanno anche protestato, è arrivata poco prima della mezz'ora. Scichilone ha provato per due volte a concludere: sulla prima si è opposto il portiere di casa, sulla seconda la palla è finita sul palo. L'arbitro ha fischiato incredibilmente, forse credendo che la palla fosse già entrata, ma poi, tra la sorpresa di tutti, ha fatto riprendere con una palla a due in area. Ma va bene così. In fondo, in questa domenica alla Cavese bastava solo fare lo stesso risultato del Manfredonia. E ci è riuscita.
I COMMENTI
Campilongo: «Non si può sempre vincere, il Morro si è rivelato un osso duro». Esultanza per il pari del Manfredonia
L'esultanza si materializza alla fine, quando dalle radioline arriva la notizia del pari in extremis del Rende, che frena la rimonta del Manfredonia. Si parte da questo simpatico siparietto, che coinvolge tutto l'entourage campano, per commentare il pari con il Morro d'Oro, che lascia tutto invariato in vetta alla classifica. «Non si può sempre vincere. In campo ci sono anche gli avversari - attacca a fine gara Sasà Campilongo - che non ci regalano nulla e che ci tengono a far bene contro la capolista. Il Morro d'Oro si è rivelato un osso duro, molto ben organizzato da un punto di vista tattico. Alla fine il punto se l'è guadagnato fino in fondo». Dopo aver parlato degli avversari ed averli lodati, il tecnico della Cavese parla anche della propria squadra: «Non abbiamo avuto un grande approccio con il match. Nella prima frazione abbiamo sofferto l'aggressività dei nostri avversari, che ci hanno pressato e chiuso gli spazi. Nella ripresa le cose sono cambiate, abbiamo guadagnato metri e con il passare dei minuti ci siamo resi anche più pericolosi. Nel secondo tempo l'atteggiamento mentale è stato quello giusto, anche se ci è mancato lo spunto per vincere la partita. Ma credo che il pari possa essere accolto positivamente. Quando incontri avversari così determinati, certe partite si rischia di perderle».
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