Tu sei qui: Economia e TurismoCavese, un Grillo a sinistra
Inserito da Luigi Menghini (admin), venerdì 24 luglio 2009 00:00:00
Vira a sinistra la Cavese, perché era necessario dopo aver sistemato sul fronte opposto già due pedine interessanti (Lagnena e Pozza). Vira a sinistra e si tutela per non attendere col fiato in gola il recupero completo di Carbonaro. Vira a sinistra e chiude con l’Arezzo per il fluidificante Fabrizio Grillo. Classe ’87, cresciuto nei giovani della Roma, rientrato nel giro della prima squadra giallorossa nella stagione 2006/07.
22 anni appena, ma già dotato di un buon curriculum: Fabrizio Grillo ha mosso i primi passi da professionista nella Sambenedettese di Ugolotti ed è poi esploso all’Arezzo nella passata stagione (28 presenze e 1 gol) grazie alla fiducia riposta in lui dal tecnico Marco Cari. La delegazione biancoblù (Fariello, Lombardi e Greco) ha raggiunto l’accordo sia con l’atleta che col direttore sportivo amaranto, Franco Ceravolo: tra oggi e domani l’affare sarà ufficializzato ed il rapido esterno sinistro raggiungerà il ritiro di Montefiascone, giusto in tempo probabilmente per disputare l’amichevole con il Gavorrano, in programma domani pomeriggio. Togliendo così dagli impacci il tecnico Maurizi, costretto ad adattare su quel fronte tanto Scartozzi quanto Favasuli, due mediani di professione.
La Cavese con Fabrizio Grillo può dirsi completa o quasi. Di sicuro non assesterà altri colpi prima del ritorno in sede e dell’esordio in Coppa Italia Tim col Varese. Si valuterà con calma se irrobustire d’esperienza la mediana e poi magari la difesa, il reparto che ha fornito le garanzie più solide in queste due settimane di ritiro. In due impegni amichevoli la Cavese non ha subito gol. Merito della cura maniacale riservata dal tecnico alla fase difensiva (anche ieri pomeriggio lavoro intenso sulla difesa a settori con blocchi di attaccanti, poi centrocampisti ed infine difensori puri a far pressing ed occupare spazi) ed anche chiaramente della solidità degli interpreti della retroguardia.
Da capitan Nocerino a Cipriani, passando dai nuovi Rapino e Grillo (Antonio), per finire con il tosto Alessandro Farina, lo stacanovista. In due anni di Cavese il centrale di Olbia ha saltato appena 8 partite (la gran parte per squalifica) e non c’è alcun tipo di segreto dietro la sua incredibile continuità: «Tutto dipende dall’intensità e dalla passione che si dedicano agli allenamenti. Ed io - spiega - sono uno che cerca sempre di dare il massimo, non soltanto la domenica quando si scende in campo». Di moduli non vuole parlare («Questa è merce utile per i giornalisti, non per noi calciatori. A 3 o a 4 non c’è poi tanta differenza: conta il grado d’applicazione»), ma di intesa sì: «L’affiatamento è già discreto ed è chiaramente agevolato dalla presenza in gruppo di molti della vecchia guardia. Noi difensori siamo ancor più agevolati: con Cipriani e Nocerino c’è un rapporto d’intesa costruito nel tempo».
Il roccioso Farina non si sbottona, ma nemmeno si ridimensiona: «Sono arrivati tanti giovani, è vero, ma la filosofia della Cavese è sempre stata questa: ragazzi validi da valorizzare in un contesto già abbastanza solido. Non mi piace, dunque, parlare di programmi ristretti». Ecco perché elude anche i paletti della salvezza che un po’ tutti si sono imposti: «Per un’estate intera ho convissuto con la delusione dello scorso torneo. Non mi va di fissare obiettivi. Voglio soltanto disputare un ottimo campionato e magari sperare in un pizzico di fortuna: ciò che ci è stato tolto nella passata stagione potrebbe esserci restituito in quella che sta per iniziare».
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