Tu sei qui: Economia e TurismoCavese, Somma dice no ad Aggradi
Inserito da Il Salernitano (admin), giovedì 24 aprile 2003 00:00:00
Si dice che il clima pasquale abbia un potere ecumenico: rendere mansueti gli animi più agitati e portare la pace in terra tra gli uomini di buona volontà. Amen. Nella Valle metelliana è già tanto che il tempo delle colombe sia durato l'arco delle feste comandate. Laggiù, sono abituati a veder volare le aquile, ma senza ramoscello d'ulivo nel becco. Sicché, la malcelata insofferenza di Somma ad accettare la figura di Aggradi in qualità di direttore sportivo non sorprende, piuttosto inquieta. «O io o lui. Purtroppo - chiarisce il tecnico aquilotto - siamo incompatibili. Come addetto ai lavori non lo discuto, ma lo faccio come persona. A fine anno organizzerò una conferenza stampa, in cui racconterò tutto». La sortita iconoclasta dell'allenatore accelera i tempi. Alla certezza della promozione in C2 manca l'avallo della matematica e Della Monica preferisce rimandare affari e trattative a risultato acquisito, per scaramanzia e per evitare voci "destabilizzanti" in una fase così delicata del campionato. Ma la condizione alla quale mister Somma subordina il rinnovo contrattuale appare inopportuna ed incauta, per il riflesso che potrebbe avere sulla tranquillità di tutto l'ambiente. I biancoblù hanno bisogno di assoluta tranquillità per dosare bene le energie ed amministrare il vantaggio di 4 punti sulla Vigor Lamezia. Pragmatico e poco avvezzo al compromesso (che non sempre è "compromettente"), Somma ha preso in contropiede lo stesso presidente Della Monica, la cui gratitudine per il lavoro svolto in sede di campagna acquisti da Aggradi e Cioncolini è nota da tempo. Già, perché è innegabile che sull'attuale organico della Cavese ci sia anche l'impronta della coppia di uomini mercato ai quali il patron s'era affidato per riscattare la nefasta retrocessione. L'operato di Somma non si discute. La proporzione dei risultati e delle cifre (il primato in classifica ed il record di difesa meno battuta d'Italia) è tale da rendere superfluo ogni commento. Ma le perplessità che il tecnico esprime con estrema franchezza sul possibile, nuovo assetto dirigenziale, avrebbero meritato maggior riserbo (se non altro, per la fiducia che la società ha riposto nell'allenatore, sfidando la diffidenza rancorosa della piazza), oppure eguale chiarezza. Subito. Attendere un mese che senso ha? Il "parlerò solo a fine stagione" equivale ad un addio anticipato? Somma alza la posta, ora che alla sua porta bussano club di categoria superiore, favorevolmente impressionati dalle sue gesta a Cava? «E' vero - ammette il tecnico - ci sono società che hanno provato a contattarmi (ndr: il Ravenna, dietro il quale ci sarebbe lo zampino del "vecchio leone" Ferlaino) e se sono interessate a me, allora vuol dire che qualcosa di buono ho fatto...» Poche settimane fa, Somma affermò di essere pronto a prolungare la sua esperienza in biancoblù, in segno di riconoscenza nei confronti del presidente Della Monica. Il bagno di folla e gli applausi del "Lamberti" nel big match contro il Lamezia e nel derby con il Comprensorio Stabia sembravano aver consolidato il rapporto con il club metelliano. Al punto da avvicinare la data della riconferma in panchina per la prossima stagione. Da allora è cambiato qualcosa? Apparentemente nulla, a detta dello stesso allenatore. «Come ho ammesso i contatti con il Ravenna - conclude Somma - vi dico anche che resterò a Cava de' Tirreni». D'accordo, ma quale sarà il prezzo da pagare?
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