Tu sei qui: Economia e TurismoCavese, scintille tra Campilongo e Placentino
Inserito da (admin), venerdì 1 ottobre 2004 00:00:00
Ha un diavolo per capello, Ottavio Cutillo. Il presidente della Cavese non ha mandato giù le voci circolate nelle ultime ore su un ipotetico corteggiamento ricevuto niente meno che da Luciano Gaucci. Le sue avances per acquistare la Cavese? Tutta una favola. Ieri pomeriggio, allo stadio "Lamberti", la smentita dalla voce del patron della società aquilotta. Poi amplificata da un comunicato stampa diffuso dalla sede di via Sorrentino. «Sarebbe da pazzi pensare ad un passaggio di mano - sottolinea Ottavio Cutillo - con un'avventura iniziata da così poco e con non pochi sacrifici. La verità è che la Cavese è una squadra blasonata e fa notizia qualsiasi cosa circoli intorno ad essa». La necessità di mettere chiarezza è scaturita dal vocio immediatamente alzatosi tra i tifosi. In molti hanno chiesto al numero uno della società un chiarimento immediato. E la sua voce si è fatta sentire subito. «Abbiamo da affrontare le prossime sfide di campionato e nulla ci deve distrarre - aggiunge Cutillo - perciò i signori che vogliono denigrare il sottoscritto e la Cavese dovranno pensarci prima due volte». Messe alle spalle le polemiche, si torna al calcio giocato. Ieri la tensione per la prossima sfida di Latina si è registrata tutta nella grinta e determinazione dimostrate nella partitella del giovedì contro la Viribus Unitis. Superlavoro, dunque, e qualche strigliata di troppo di Sasà Campilongo contro chi ha cercato di tirare il fiato. Come nel caso di Rocco Piacentino. La bandiera di questa nuova Cavese, con le sue folate d'attacco, è stato il bersaglio degli strali dell'allenatore per mancanza di concentrazione. Un piccolo battibecco e doccia anticipata per l'italocanadese, che a fine allenamento, comunque, ha subito chiarito l'incidente con Campilongo. «Non è successo nulla di più - spiega il tecnico aquilotto - di quello che succede nelle migliori famiglie. L'importante è chiarirsi subito e capire che, se non ci si sacrifica, non andremo da nessuna parte. La Cavese ha conquistato i suoi 9 punti e, momentaneamente, la vetta della classifica perché è operaia. Guai a sentirsi arrivati. Sarà la nostra debacle». Il 26enne centrale difensivo Catello Mari, per la sua voglia di sfondare e la grinta che mette in campo, è l'impersonificazione dell'aquilotto ideale per Sasà Campilongo e Roberto Pidone. Lo stabiese, arrivato quest'anno dalla Casertana, fotografa così il momento che sta attraversando la squadra: «Stiamo offrendo spettacolo ed imponiamo il nostro gioco perché abbiamo voglia di emergere. Se continueremo a giocare così, saremo competitivi. Altrimenti, rischiamo di andare in crisi». Mari domenica scorsa è stato tra i migliori in campo. Come aveva fatto anche a Lamezia e nella prima stagionale con il Ragusa al "Lamberti". «È un buon momento per me, ma molto del merito lo debbo all'ambiente che ho trovato quest'anno alla Cavese. C'è voglia in tutto il gruppo di fare bene ed i risultati di questo affiatamento si leggono nelle nostre partite. Non c'è nessuno che si risparmia e diamo tutto dal primo all'ultimo minuto. È difficile trovare un affiatamento simile in un gruppo che si è trovato solo da luglio insieme».
5 reti nel test con la Viribus
La tradizionale partitella del giovedì finisce con un rotondo 5-1 in favore degli aquilotti sulla Viribus Unitis. La formazione di Somma Vesuviana, che milita in serie D, è riuscita a tenere testa alla Cavese solo nel primo tempo. Sasà Campilongo e Roberto Pidone hanno preferito, infatti, mischiare le carte nei primi 45 minuti. A rete Scichilone su rigore e poi momentaneo pareggio di Argenziano. Nella ripresa, invece, via libera alla rotonda vittoria biancoblù. A segno Marchano, Nappi e Barone (per quest'ultimo una doppietta). Oggi e domani si torna a Mugnano del Cardinale per la rifinitura prima della trasferta di Latina.
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