Tu sei qui: Economia e TurismoCavese, formale protesta contro l'arbitro di Forlì
Inserito da (admin), martedì 25 ottobre 2005 00:00:00
La Cavese perde il passo delle prime, fallendo l'appuntamento con la vittoria sul campo del fanalino di coda Forlì, ma ha molto da recriminare per la conduzione del match da parte del signor Zega di Fermo. La giacchetta nera dell'incontro ha, infatti, mandato su tutte le furie la dirigenza aquilotta. E non solo per le sue cervellotiche e quanto mai contestate decisioni. Ieri immediata la presa di posizione della società, che ha ufficialmente presentato alla Lega una protesta formale per il comportamento antisportivo tenuto dal signor Zega nei confronti dei tesserati biancoblù. «Prima, durante e dopo la gara - afferma il direttore sportivo, Nicola Dionisio - ha avuto parole pesanti nei nostri confronti Perdere punti per strada ci può anche stare, e per giunta per colpa di scelte arbitrali che contestiamo. Ma essere offesi, umiliati, intimoriti costantemente ed alla fine penalizzati con le due espulsioni e l'allontanamento dalla panchina del secondo di Campilongo, Di Napoli, questo no. Noi non ci stiamo. Non è giusto che un arbitro, sol perché veste quella divisa, possa permettersi il bello ed il cattivo tempo nei rapporti con i giocatori. I ragazzi hanno dovuto subire un vero e proprio linciaggio verbale nei loro confronti e tanti "terrone" che non fanno bene al calcio. Che il clima potesse essere particolare a Forlì, lo avevamo messo in cantiere. Come anche lo scorrettissimo atteggiamento alla fine della gara da parte di pseudo-addetti della società ospitante, che hanno lanciato nel nostro spogliatoio di tutto. Ma è davvero difficile mantenere la calma e giocare con lucidità quando quel clima ostile lo si legge e, soprattutto, lo si sente nel direttore di gara. Abbiamo subìto angherie mai sentite». Per questo motivo, dopo essersi consultati tra loro, i dirigenti metelliani hanno deciso di informare dei fatti il presidente della Lega, Mario Macalli, ed il designatore arbitrale, Pieri. «Che non ci si incontri più con il signor Zega di Fermo - continua Nicola Dionisio - è il minimo che ci dovranno garantire. Ma soprattutto, che si rispettino i sacrifici che si fanno per gestire una società in C2 e per tenere calma una tifoseria che a Forlì, nonostante gli schiaffi ricevuti, ha saputo per l'ennesima volta dimostrare quanto sia maturata. A quella tifoseria noi dobbiamo rispetto, per questo abbiamo deciso di fare questo passo così importante e delicato, ufficializzando la protesta per lo scorretto comportamento tenuto nei nostri confronti dall'arbitro. Per quel che riguarda il fatto tecnico, cioè il pareggio racimolato, posso solo dire che sarà difficilissimo per tutti raccogliere d'ora in poi punti al "Morgagni" se arriveranno altri Zega a dirigere gli incontri del Forlì».
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