Tu sei qui: Economia e TurismoCavese, festa senza ultrà
Inserito da Il Mattino (admin), lunedì 6 agosto 2001 00:00:00
Si erano lasciati in quella drammatica sfida del «Giraud» i tifosi aquilotti e la Cavese con tanto odio in corpo. La rabbia della retrocessione era troppa per essere digerita in tempi rapidi. Così, dopo aver seguito con molta freddezza tutta la fase della campagna acquisti ed aver accolto con pochissimo entusiasmo il ripescaggio in C2, gli ultrà metelliani hanno continuato a mantenere il broncio verso la nuova società del presidente Della Monica (nella foto in alto) anche nella prima «interna» stagionale del Lamberti. Ieri sera la loro curva, quella sud, era semideserta. Ma dall'altra parte dello stadio, in tribuna, sono stati in molti, circa 700, gli sportivi che hanno dimostrato con il loro calore di aver apprezzato lo spettacolo offerto. Cavese blu contro Cavese gialla, una sfida tutta in famiglia dopo il no di alcune società contattate nel corso della settimana per festeggiare il ritorno a casa dopo le due settimane di ritiro a Poggio Bustone. Un'occasione per salutare il ritorno in C2 grazie al ripescaggio ed abbracciare i propri tifosi. Ci si è dovuti accontentare, invece, di poco più di un allenamento a ranghi misti. Che naturalmente non è riuscito a smuovere le masse ed a portare allo stadio la folla delle grandi occasioni. Complice anche il caldo afoso e l'aria ferragostana che si respira in città. Per Vittorio Belotti, però, non solo spettacolo. Ha da registrare i vari reparti e da preparare la squadra alle vere fatiche che l'attendono tra pochissimi giorni. Domenica prossima, infatti, comincia la coppa Italia con la trasferta di Andria. Nelle due formazioni contrapposte tutta la rosa a disposizione. Hanno trovato spazio tutti i nuovi aquilotti. Anche gli ultimi arrivati Vincent Tauà, classe 78, attaccante del Bastia, lo scorso anno 28 gol all'attivo, e Antonio Altamura, classe 70, fortissimo difensore centrale, lo scorso anno alla Juve Stabia e con un glorioso passato in categorie superiori. «È l'ultima chicca al ritorno dal ritiro - sottolineano i dirigenti metelliani - una scelta che è stata ponderata insieme all'allenatore Belotti per completare un reparto già di per sé ben messo».
Si sono mossi molto bene anche i centrocampisti e gli attaccanti. Su tutti proprio il transalpino Tauà, quanto mai pungente in contropiede. Ma è ancora presto per dare giudizi più approfonditi. Ci sarà da lavorare moltissimo e da raggiungere un affiatamento migliore. Bisognerà vedere all'opera la squadra nei momenti che contano. Quando ci sarà da conquistare punti. E Belotti (nella foto in basso) lo ricorda a tutti. «Stiamo facendo un buon lavoro. La rosa che la società mi ha messo a disposizione è di ottimo livello. Qualcosa bisognerà limare per forza. È fisiologico, ma tutto sommato possiamo ritenerci soddisfatti di quanto fatto finora. Guardiamo ora avanti con la politica dei piccoli passi. Chiediamo a chi è ancora scettico e con il dente avvelenato di riporre l'ascia di guerra e di tornare allo stadio per spingerci a migliorare sempre di più». Le parole del tecnico metelliano sono chiare. Se si guarderà senza preconcetti la crescita della nuova Cavese, si potranno raggiungere obiettivi importanti. La società ne è convinta e lo testimonia con la presenza sul mercato. Per la cronaca la partita in famiglia è finita 1-0 in favore dei giocatori in maglia blu. Il gol decisivo è stato messo a segno da Scarpa al 33' del secondo tempo.
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