Tu sei qui: Economia e TurismoCavese, Farina attacca la società
Inserito da Andrea De Caro (admin), venerdì 29 gennaio 2010 00:00:00
Ha pagato per tutti. E’ questa l’impressione che si ha parlando con l’ormai ex difensore della Cavese, Alessandro Farina. Mercoledì ha rescisso il contratto ed ora attende l’evolversi del mercato per trovare un’altra squadra. La sua colpa è, o meglio sarebbe, quella di essere stato uno dei promotori del comunicato diffuso venerdì dai calciatori sui mancati pagamenti. Ecco perché in pochissimi giorni è passato da “baluardo” della difesa a “sgradito” ospite.
«Non è assolutamente vero che ho deciso io di lasciare la Cavese - spiega Alessandro Farina - né che avevo qualche squadra dietro. E’ stata piuttosto un’imposizione della società, che non mi ha lasciato nessuna scelta. Martedì, infatti, mi è stato comunicato che ero stato messo fuori rosa e che mi potevo tranquillamente trovare un’altra squadra, perché nella Cavese non avrei trovato più spazio. Per di più in sede il presidente mi ha letteralmente aggredito verbalmente, accusandomi di tutto e di più. Un attacco incomprensibile, assurdo, che mi ha preso alla sprovvista e lasciato di stucco. Non avrei mai immaginato una cosa del genere, né di dover lasciare la Cavese in questo modo. Pensavo che, come già accaduto negli anni passati, avremmo trovato una soluzione e tutto si sarebbe chiuso lì. Invece sono stato attaccato ed insultato chissà per quali oscuri motivi ed a quel punto non avevo nessuna altra soluzione se non andarmene».
Farina paga per tutti, ma lui non ci sta a passare per l’unico colpevole di una scelta generale. «La lettera era stata fatta per comunicare alla città la situazione di grande disagio in cui ci trovavamo. Non prendevamo lo stipendio da diversi mesi e tutti avevamo problemi. Chi rischiava lo sfratto, chi altro. Soprattutto i più giovani, che stanno tutti al minimo di stipendio. Noi più anziani ci siamo fatti portavoce di questo malessere ed abbiamo deciso tutti insieme di fare quel comunicato. Non come qualcuno va dicendo in giro, che sia stato soltanto io e qualche altro compagno di squadra. La verità è che, se negli altri anni abbiamo sempre trovato il modo di risolvere questi problemi parlandone con la società, quest’anno la cosa era ben diversa. C’era un progetto, poi è saltato tutto ed i dirigenti non si facevano neppure più vedere. Ed ogni qual volta sollevavamo la questione, ci rispondevano con degli evasivi se, ma, vediamo».
Situazione insostenibile, sfociata in quel comunicato ed in tutto quello che è seguito fino alla rescissione di mercoledì. Il difensore Farina ha dovuto lasciare a malincuore la Cavese dopo quasi 4 anni, con oltre 90 partite da titolare. «Ho sempre dato il massimo per questa maglia, che penso di avere sempre onorato. Non avrei voluto lasciare così, ma purtroppo non era più possibile continuare ad andare avanti dopo quanto accaduto martedì. In quell’occasione ho perso tutta la stima ed il rispetto che avevo per certi dirigenti. Stima ed affetto che nutro e continuerò ad avere sempre per i tifosi della Cavese e per i cittadini di Cava, dove mi sono trovato benissimo. Dispiace dover andare via e lasciare alcuni cari amici. Forse pago anche il fatto che il mio carattere mi porta ad essere molto diretto nelle cose. Il mio futuro? Mi sto guardando intorno».
La Cavese è in attesa di chiarire la situazione pure con Tarantino. Se anche lui parte, è pronto ad arrivare Da Silva.
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