Tu sei qui: Economia e TurismoCavese, Della Monica non ci ripensa
Inserito da (admin), giovedì 27 maggio 2004 00:00:00
Si è fatto negare per tutta la giornata a chi l'ha cercato telefonicamente. Per la sua segretaria un mare di piccole bugie pur di lasciarlo in pace ed in riunione plenaria con il gruppo che sta provando a subentrargli nella gestione e nella proprietà della Cavese Calcio. Antonio Della Monica doveva fare il punto della situazione con Vincenzo D'Ambrosio, l'uomo "nuovo" sull'orizzonte aquilotto. Ma sull'incontro nessun particolare è trapelato. Ci sarà ancora da lavorare per trovare l'intesa. Resta, però, la disponibilità a passare la mano da parte di Della Monica e dei suoi compagni di avventura. Anche l'ultimo tentativo, fatto da qualche suo amico di vecchia cordata, di convincerlo a protrarre ancora per un anno l'avventura nella Cavese, affidandone la sua gestione al team manager di questa stagione, Pasquale Donnarumma, è andato a vuoto. Della Monica ha deciso di mollare il peso di una responsabilità che non ha più piacere a sopportare. «Fino a quando si gioisce e si soffre con passione e piacere - sottolinea il presidente - tutto passa in second'ordine, ma quando questa passione te la fanno passare, allora tutto finisce ed è meglio non guardarsi indietro e mollare». E sulla cordata D'Ambrosio? Top segret l'operazione. Solo smentite dal quartier generale salernitano dove si è rintanato Antonio Della Monica fino a tarda serata. Si è parlato di una lunga riunione di lavoro e basta. Di un incontro tra i vertici dell'azienda e nulla più. Di D'Ambrosio e della Cavese nessun accenno. Ma ai più è parsa solo una scusa depistante. La fonte della fuga di notizie sull'appuntamento salernitano tra i due ha ripetuto che l'approccio c'è stato e che solo le prossime ore diranno se ha sortito gli effetti sperati da ambo le parti. Per "Della Monica e co." c'è da uscire di scena con il minor danno possibile. Per i possibili nuovi padroni della Cavese, invece, bisogna vederci chiaro e meglio tra le carte ed i bilanci, quelli di una società di calcio, sempre meno leggibili e con tantissime sorprese. Su Vincenzo D'Ambrosio e sul gruppo di imprenditori veneti dietro all'affare, poco o nulla. I siti della Cavese sono in queste ore bombardati di richieste di chiarimenti e circolano notizie i cui fondamenti sono difficili da riscontrare. Si paventa un altro "caso Sborlini". Si ha paura di essere in presenza di un altro "gruppo fantasma" dietro a tutta l'operazione. Ma di D'Ambrosio resta la sua presenza al Novara, prima, ed un passaggio anche ad Ancona. E di qui la sua conoscenza con Gino Montella, che lo avrebbe contattato quando il presidente aquilotto Della Monica gli ha chiesto una mano per trovare possibili acquirenti. Che dietro all'ex diggì del Novara ci sia un pool di imprenditori veramente interessati a fare calcio lo testimonia la conferma nelle ultime ore di un altro fronte di trattative, aperto dallo stesso D'Ambrosio con la Sambenedettese. Se non dovesse chiudersi positivamente l'operazione Cavese, ci sarebbe così per lui e per i suoi mecenati un'alternativa pronta. E questo Della Monica lo sa.
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