Tu sei qui: Economia e TurismoCavese bunker, pari a Catanzaro
Inserito da (admin), lunedì 18 agosto 2003 00:00:00
Un punto per partire con il piede giusto. Missione compiuta per la Cavese, che esce imbattuta da Catanzaro nella prima di Coppa Italia al termine di una partita nervosa e fallosa, sfuggita al controllo dell'arbitro Herberg, che ha espulso due giocatori del Catanzaro ed uno della Cavese, estraendo anche 8 cartellini gialli. Lo 0-0 finale, comunque, fa solo il gioco dei metelliani, che non potevano chiedere di più alla gara di esordio stagionale, visti i problemi di organico. Gli aquilotti, però, non sono mai riusciti a creare vere occasioni da gol, mettendo in mostra solo la bella prova di Bondi. I precedenti recenti tra le due squadre riportavano alla memoria episodi spiacevoli. Nella stagione 2000/2001, Catanzaro-Cavese finì 1-1, ma al 30', dalla Curva Ovest, un facinoroso lanciò in campo un petardo, che scoppiò a due passi dal difensore metelliano De Rosa. Ferita ancora più viva, la stagione 2001/2002 al "Ceravolo". La Cavese vinse 2-1 contro l'allora capolista Catanzaro, ma a fine gara alcuni tifosi calabresi decisero di farsi giustizia da soli nei confronti dell'arbitro Vicinanza di Albenga, che venne colpito ed aggredito in campo. Risultato: squalifica del campo per 6 giornate. Stavolta, la posta in palio era di poco spessore e, fortunatamente, non è successo niente sotto il profilo dell'ordine pubblico. Che non sarebbe stata partita per palati fini, lo si capisce dopo breve e se ne ha la conferma dopo i primi 45'. Tra il primo e l'ultimo tiro ci sono quasi 40' di vuoto, con la Cavese che bada solo a difendersi ed il Catanzaro non ancora in forma, che non riesce a mettere a punto gli schemi studiati in fase di preparazione. Ne viene fuori una gara povera tecnicamente. Poca colpa, comunque, ha la Cavese, con mister Silva che assembla con difficoltà una squadra da schierare in campo e che in panchina ha solo quattro uomini. Il Catanzaro parte con un 3-4-3, che diventa 4-3-3 in fase difensiva, con Caterino a fare l'elastico sulla fascia, mentre la Cavese comincia con un 4-3-1-2 di base. Prima azione all'8': Corona, dopo assist di Alfieri, salta due uomini, ma manda alto. È solo un fuoco di paglia, però, perché la manovra dei calabresi è poco lucida. A far maggior fatica è l'arbitro Herberg, che deve estrarre spesso il cartellino per frenare le intemperanze in campo. Non succede sostanzialmente niente fino al 4' di recupero, quando il Catanzaro sfiora il vantaggio. Ciardiello beffa la difesa con un bel movimento su punizione di Alfieri e si ritrova in buona posizione, ma il suo colpo di testa da poco più di un metro non sorprende Capasso, che respinge d'istinto. Nella ripresa diventa protagonista l'arbitro. Comincia male il Catanzaro, che dopo 10' resta in 10 per l'espulsione di Ciardiello, al secondo cartellino giallo dopo un fallo su Bondi. La Cavese, però, non riesce ad approfittare della superiorità numerica e soffre l'iniziativa dei calabresi, che al quarto d'ora si fanno pericolosi con Corona, tra i migliori in campo. Al 23', poi, il Catanzaro resta addirittura in 9 per l'espulsione diretta di Milone, colpevole di aver alzato la gamba in gioco pericoloso. Una decisione, quella del direttore di gara, forse un po' frettolosa. Due minuti dopo anche la Cavese rimane in 10 uomini per l'espulsione di Gabrieli. Le squadre, così, si allargano, creando più occasioni da gol. Per due volte Corona si rende pericoloso. Nel finale, però, la gara va scemando ed il risultato resta inchiodato sullo 0-0 iniziale.
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