Tu sei qui: Economia e Turismo4.000 cuori per Catello
Inserito da (admin), venerdì 5 maggio 2006 00:00:00
Poteva essere una grande nottata di spettacolo, di fuochi pirotecnici e di giubilo per due tifoserie storicamente legate da vincoli di amicizia, riuscite entrambe nello stesso anno a centrare obiettivi importanti. La rinascita nel calcio che conta. Il Napoli approdando in B, la Cavese in C1. Purtroppo, però, la gioia e la felicità per il traguardo sportivo raggiunto sono state macchiate dalla tragedia di Catello Mari. E così, la festa è stata dedicata interamente a lui. Ci si è ritrovati in tanti sulle gradinate del "Lamberti". Più di 4.000 per un incasso di oltre 23mila euro, per illuminare con il proprio calore la notte metelliana in memoria di Catello Mari, lo sfortunato calciatore morto a Pasqua in un tragico incidente stradale.
Un unico cuore palpitante, un unico coro per ricordare il leone scomparso. È stato toccante assistere all'amichevole che le due società avevano da tempo organizzato ed il cui fine, purtroppo, si è dovuto cambiare in corso d'opera. Pierpaolo Marino, il patron De Laurentiis, il presidente della Cavese, Fariello, ed il direttore sportivo Dionisio hanno voluto destinare l'intero incasso per la costruzione di un monumento funerario nel cimitero di Castellammare di Stabia, per ospitare i resti mortali di Catello Mari. L'appello lanciato dalle due dirigenze ha avuto un esito scontato. Non poteva non richiamare al "Lamberti" migliaia di sportivi. Soddisfatti tutti gli organizzatori per la risposta delle due tifoserie, che hanno interpretato nel modo giusto l'appello loro rivolto. Doveva essere una serata in onore di un giovane atleta, la cui vita è stata spezzata da un tragico appuntamento con la morte, proprio quando stava da poche ore assaporando il raggiungimento di un traguardo personale così importante. Il gioco del destino è stato crudele.
Ed a chi è restato, ora il dovere di non far cadere nel dimenticatoio quel ragazzone tutto cuore e grinta, che ha saputo regalare ai tifosi biancoblù momenti di un'intensità emotiva indimenticabile. .Alla festa-non festa dei metelliani si sono saputi integrare alla perfezione gli sportivi partenopei. Da Napoli sono arrivati in tanti per affiancarsi agli amici cavesi per vivere una serata diversa, nella quale la partita ed i fatti tecnici sono passati in second'ordine. Quello che contava era testimoniare i valori dell'amicizia e del rispetto. Un miracolo che il dolore per la scomparsa del leone Catello Mari ha saputo compiere nel cuore di tantissimi sportivi. L'abbraccio iniziale dell'amichevole è stato commovente. Un unico grande coro è rimbombato in ogni angolo dello stadio. Tutto per lui, per Mari e per la sua famiglia. Le lacrime negli occhi dei calciatori aquilotti, tutti. La tristezza ed il dolore in quelli dei partenopei. Una grande emozione ha contagiato tutto lo stadio. In particolare, commovente l'ingresso in campo delle due formazioni ed il contemporaneo scandire del nome di Catello Mari da parte delle migliaia di spettatori.
Che magica atmosfera si è creata! Un'atmosfera che ha reso lucidi gli occhi di tutti. E rotto la voce di chi scandiva quel nome. Lo speaker della serata non ce l'ha fatta a reggere l'emozione e si è dovuto fermare spesso durante gli annunci pre-partita. Poi, per esorcizzare il dolore ed il disagio per il dramma vissuto dalla Cavese, pian piano ci si è sfogati sulla sfida tra le due squadre. Non c'era voglia, però, di rovinare la magica atmosfera creatasi al "Lamberti". Per una notte tutti vincitori, anche se alla fine la Cavese ha segnato 2 gol ed il Napoli nessuno. Perché a vincere è stato il grande cuore dei tifosi, cavesi e napoletani. Il danaro raccolto al botteghino è stato interamente devoluto alla famiglia di Catello Mari, il cui papà, Peppe, ha assistito alla gara a bordo campo.
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