Ultimo aggiornamento 25 minuti fa S. Lucia vergine

Date rapide

Oggi: 13 dicembre

Ieri: 12 dicembre

Ultimi 3 giorni

Ultimi 7 giorni

Ultimi 30 giorni

Intervallo di date

cerca

Il Portico Costiera Amalfitana

Il quotidiano di Cava de' Tirreni

Il Portico - Il quotidiano di Cava de' Tirreni Il quotidiano di Cava de' Tirreni

Vi. Pa. Alberghi Ravello, Hotel Giordano, Villa Maria, Villa EvaCaseificio "La Tramontina" - Prima Cotta, la Mozzarella di Bufala Campana fuori dal coro. Caseificio dal 1952, tradizione, sapori, esperienza casearia, QualitàSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAConnectivia Fibra diretta e soluzioni tecnologiche avanzate per la tua azienda o la tuaMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiHotel Marina Riviera Amalfi - Luxury 4 Stars Holte in Amalfi - Swimming Pool - Bistrot - Gourmet

Tu sei qui: CulturaA Pompei emerge il panificio-prigione: qui schiavi e asini venivano sfruttati per macinare il grano

Maurizio Russo, liquorificio dal 1899 - Bu, le creme con latte di BufalaPasticceria Pansa ad Amalfi la dolcezza dal 1830Porti di Amalfi, Pontile Coppola, Ormeggi in Costa d'Amalfi, Amalfi approdo turistico, Amalfi il portoLegambiente Città di Cava de' Tirreni - Salerno Campania Italia

Cultura

Pompei, panificio, prigione, schiavitù, archologia, scoperta

A Pompei emerge il panificio-prigione: qui schiavi e asini venivano sfruttati per macinare il grano

Nel pavimento intagli per coordinare il movimento di asini e operai schiavizzati

Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), sabato 9 dicembre 2023 08:48:15

Un panificio-prigione, dove persone ridotte in schiavitù e asini erano rinchiusi e sfruttati per macinare il grano necessario a produrre il pane. Un ambiente angusto e senza affaccio esterno, con piccole finestre con grate in ferro per il passaggio della luce. E nel pavimento intagli per coordinare il movimento degli animali, costretti a girare per ore con occhi bendati.

L’impianto è emerso nella Regio IX, insula 10, dove sono in corso scavi nell’ambito di un più ampio progetto di messa in sicurezza e manutenzione dei fronti che perimetrano l’area ancora non indagata della città antica di Pompei.

Le indagini hanno restituito una casa in corso di ristrutturazione. Un’abitazione suddivisa - come spesso avviene - in un settore residenziale decorato con raffinati affreschi di IV stile, e un quartiere produttivo destinato in questo caso alla panificazione. In uno degli ambienti del panificio, erano già emerse nei mesi scorsi tre vittime, a conferma che nonostante la ristrutturazione in corso, la dimora fosse tutt’altro che disabitata.

Una fotografia/testimonianza del lavoro massacrante a cui erano sottoposti uomini, donne e animali negli antichi mulini-panifici, del cui racconto abbiamo la fortuna di poter disporre di una fonte d’eccezione, lo scrittore Apuleio, vissuto nel II secolo d.C., che nelle Metamorfosi IX 11-13, racconta l’esperienza del protagonista, Lucio, trasformato in asino e venduto a un mugnaio, evidentemente sulla base di una conoscenza diretta di contesti simili.

Le nuove scoperte rendono possibile descrivere meglio anche il funzionamento pratico dell’impianto produttivo che, seppure in disuso al momento dell’eruzione, ci restituisce una conferma puntuale del quadro sconcertante dipinto da Apuleio.

Il settore produttivo messo in luce è privo di porte e comunicazioni con l’esterno; l’unica uscita dà sull’atrio; nemmeno la stalla possiede un accesso stradale come frequente in altri casi. "Si tratta, in altre parole, di uno spazio in cui dobbiamo immaginare la presenza di persone di status servile di cui il proprietario sentiva il bisogno di limitare la libertà di movimento -fa notare il Direttore Gabriel Zuchtriegel, in un articolo scientifico a più mani pubblicato oggi sull’E-Journal degli scavi di Pompei http://pompeiisites.org/e-journal-degli-scavi-di-pompei/ - È il lato più sconvolgente della schiavitù antica, quello privo di rapporti di fiducia e promesse di manomissione, dove ci si riduceva alla bruta violenza, impressione che è pienamente confermata dalla chiusura delle poche finestre con grate di ferro. "

La zona delle macine, ubicate nella parte meridionale dell’ambiente centrale, è adiacente alla stalla, caratterizzata dalla presenza di una lunga mangiatoia.

Attorno alle macine si individua una serie di incavi semicircolari nelle lastre di basalto vulcanico. Data la forte resistenza del materiale, è verosimile che quelle che a prima vista potrebbero sembrare delle "impronte" siano in realtà intagli realizzati appositamente per evitare che gli animali da tiro scivolassero sulla pavimentazione e contemporaneamente tracciare un percorso, formando in tal modo un "solco circolare" (curva canalis) come lo descrive anche Apuleio.

"Le fonti iconografiche e letterarie, in particolare i rilievi della tomba di Eurysaces a Roma, suggeriscono che di norma una macina fosse movimentata da una coppia composta da un asino e uno schiavo. Quest’ultimo, oltre a spingere la mola, aveva il compito di incitare l’animale e monitorare il processo di macinatura, aggiungere del grano e prelevare la farina."

L’usura dei vari intagli può essere ascritta agli infinti giri, sempre uguali, svolti secondo lo schema predisposto nella pavimentazione. Più che a un solco viene pertanto da pensare all’ingranaggio di un meccanismo di orologeria, concepito per sincronizzare il movimento intorno alle quattro macine concentrate in questa zona.

L’ambiente riaffiorato, con la sua testimonianza di dura vita quotidiana, integra il quadro raccontato nella mostra "L’altra Pompei: vite comuni all’ombra del Vesuvio" – che inaugurerà il 15 dicembre alla Palestra grande di Pompei- dedicata a quella miriade di individui spesso dimenticati dalle cronache storiche, come appunto gli schiavi, che costituivano la maggioranza della popolazione e il cui lavoro contribuiva in maniera importante all’economia, ma anche alla cultura e al tessuto sociale della civiltà romana.

"In ultima analisi -aggiunge il direttore- sono spazi come questo che ci aiutano anche a capire perché c’era chi riteneva necessario cambiare quel mondo e perché negli stessi anni un membro di un piccolo gruppo religioso di nome Paolo, poi santificato, scrive che è meglio essere tutti servi, douloi che vuol dire schiavi, ma non di un padrone terrestre, bensì di uno celeste."

Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.

Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Il Portico!

Scegli il tuo contributo con

Galleria Fotografica

A Pompei emerge il panificio-prigione: qui schiavi e asini venivano sfruttati per macinare il grano<br />&copy; Pompeii - Parco Archeologico A Pompei emerge il panificio-prigione: qui schiavi e asini venivano sfruttati per macinare il grano © Pompeii - Parco Archeologico

rank: 109033100

Cultura

“La tirannia del merito”: Lectio magistralis del prof. Roberto Miraglia a Vietri sul Mare

All'interno del ciclo di "Incontri di Cultura", XI edizione, l'associazione culturale "La Congrega Letteraria" invita a: "LA TIRANNIA DEL MERITO, una società divisa fra eletti e reietti?", lectio magistralis del prof. Roberto Miraglia docente di Filosofia e teoria dei linguaggi all'Università degli studi...

"Le Stanze dell’Arte": fino al 15 dicembre viaggio tra arti figurative, letteratura e musica a Cava de' Tirreni

Un viaggio tra arti figurative, letteratura e musica al Complesso Monumentale di San Giovanni Battista di Cava de' Tirreni fino al 15 dicembre 2024, organizzato dall'Associazione L'Iride con il patrocinio dell'Amministrazione Servalli. L'iniziativa, nata dalla collaborazione con Le Stanze dell'Arte di...

Salerno, a Palazzo Sant'Agostino presentato il programma di "Natale nei Musei"

La Provincia di Salerno ha presentato a palazzo Sant'Agostino il programma di "Natale nei Musei", la rassegna culturale organizzata dall'8 dicembre al 12 gennaio presso i propri spazi museali. Erano presenti alla conferenza stampa il consigliere provinciale delegato alla Cultura e Beni culturali Francesco...

Presentata la versione in lingua ucraina dell’app MyPompeii

Nella mattinata di ieri, 2 dicembre, presso l'Auditorium del Parco Archeologico di Pompei, è stata presentata la versione in lingua ucraina dell'app MyPompeii, per la visita al Parco Archeologico di Pompei, all'interno dell'evento "Vivi Pompei in ucraino". Presenti il Direttore del Parco Archeologico...

Cava de' Tirreni, “Scuola Senza Età: il Presepe ponte tra le generazioni” - Al via la II edizione

Cava de' Tirreni si prepara ad accogliere la seconda edizione del progetto "Scuola Senza Età: Il Presepe Ponte tra le Generazioni", che si terrà dal 3 al 13 dicembre 2024 presso la sede dell'Università della Terza Età e del Tempo Libero (UTE). L'iniziativa, che ha riscosso grande successo nella sua prima...