Tu sei qui: CronacaLegato e sparato alla testa, Dios salvato e curato dal canile di Cava de' Tirreni: adesso ha un padrone che lo ama
Inserito da (redazioneip), lunedì 26 luglio 2021 11:15:32
Storia a lieto fine per Dios, il cane legato con delle fascette di plastica agli arti posteriori e sparato alla testa che, alcune settimane fa, era stato soccorso e curato dai volontari del canile di Cava de' Tirreni. Sopravvissuto per miracolo alla crudeltà umana, Dios, giorno dopo giorno, «tra amore baci, carezze, fasciature, terapie, pazienza», si è rimesso in piedi. Ora, completamente guarito, ha finalmente abbracciato la sua nuova mamma umana.
«Caro D10S da oggi la tua "fortezza" non sarà più il cortile del canile di Cava de' Tirreni, la cucina, il box dell'infermeria (praticamente tua casa dove, dove scappavi e ti rifugiavi ad un minimo movimento strano) non saremo più noi...no...oggi sarà la tua nuova mamma a proteggerti da tutto il male di questo mondo. Oggi - spiegano i volontari del canile cavese - il nostro D10S, in massima sicurezza, lo abbiamo portato a Roma, lì ha incontrato la sua nuova mamma per proseguire verso casa a Modena. Dovete sapere che la Salvina per circa tre mesi ha aspettato il suo D10S, ma purtroppo non è stato semplice prepararlo alla partenza, ma lei è una mamma dolcissima e armata di tanta pazienza».
I ringraziamenti dei volontari:
«Grazie Salvina, grazie con tutto il cuore.
Grazie al dott. Giovanni Conti che insieme al dott. Vincenzo Aquilino hanno seguito la non semplice parte medica, riuscendo a recuperare entrambi gli arti posteriori evitandone l'amputazione.
Grazie all'Associazione Associazione Zoofila Rocchese - Dalle zampe al cuore per aver trovato e seguito questa miracolosa adozione ed a Maddalena Torino ed Antonella Minella che questa mattina, insieme, abbiamo accompagnato D10S a Roma, zia Rita Apicella per la medaglietta e zia Rosa Salzano per il supporto...mamma che grande lavoro di squadra.
Grazie alla cara Agnese Sgroia ed i suoi collaboratori Fabrizio e Rossella che, pensate, hanno aspettato Salvina a Modena ed hanno aiutato la mamma di D10S a portarlo dalla macchina fino in casa, purtroppo lui ha molta paura ancora e bisogna prenderlo in braccio in posti che non conosce».
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