Tu sei qui: CronacaViale Crispi, residenti contro i ragazzi ‘vandali'
Inserito da Il Mattino (admin), martedì 30 luglio 2002 00:00:00
Atti vandalici, disturbo della quiete pubblica, teppismo, addirittura atti osceni in luogo pubblico: questo denunciano i residenti in viale Crispi (nelle foto). «Quest'anno - afferma Umberto Nicoli - si sta raggiungendo veramente il massimo. Per noi che abbiamo i balconi che affacciano sulla strada e sul marciapiede, che, essendo molto ampio, funge da piazzetta, è un dramma. Per dormire, in modo particolare il sabato e la domenica, devo aspettare l'una e passa di notte. Orde di ragazzi si radunano qui sotto e scorazzano con i motorini. Hanno divelto le tre panchine in ferro ed i cestini portarifiuti. A nulla valgono le nostre proteste». Non solo trambusto e vandalismo, sabato notte, ma anche fatti più preoccupanti: «Erano le 23 circa - racconta Nicoli - e c'era il solito chiasso. Ho notato che qualche ragazzo gironzolava davanti al nostro portone. Il mattino dopo la sorpresa: atti di vandalismo alle auto in sosta e danni ai cavi televisivi di un negozio. È una situazione intollerabile. Chiedo al sindaco Messina, al comandante dei Vigili ed alle Forze dell'ordine di prendere qualche provvedimento, di essere più presenti. Dopo le 22, in estate, mi sembra che la città sia lasciata a se stessa, in balia di barbari, vandali e maleducati. Cava è pur sempre la seconda città della provincia: chi deve difendere i suoi cittadini?». Altre proteste giungono dai residenti di via della Repubblica, che chiedono la chiusura completa al traffico della stradina che collega i portici alla Statale 18. «Chiediamo al sindaco Messina - denuncia Antonio Russo, titolare di un bar - di mettere delle barriere per impedire il transito dei motocicli. Questo è un vicolo piccolo, peraltro con impalcature per i lavori alla circoscrizione: il via vai dei motorini, che non potrebbero circolare, rappresenta un vero pericolo per chi passeggia. L'altro giorno, un ragazzo ha investito un bambino di otto anni per sfuggire ai Vigili. Purtroppo, per questi teppisti non bastano i segnali di divieto».
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