Tu sei qui: CronacaVia Ciranna, una falla all'origine della voragine
Inserito da (admin), mercoledì 1 settembre 2004 00:00:00
Una falla lungo la rete dell'acquedotto avrebbe portato l'acqua tracimante del serbatoio comunale, situato tra via Abbro e via Atenolfi, sotto le fondamenta di Palazzo Porcelli. È questa una delle cause della voragine apertasi in via Ciranna. La scoperta sarebbe arrivata dall'esito dei primi sopralluoghi, eseguiti tra la notte di sabato e la giornata di domenica. A confermare la notizia, trapelata sotto forma di indiscrezioni fin dalle prime ore, è Bruno Bisogno, capo operaio dell'Ufficio Acquedotto del Comune. Bisogno ha spiegato che la squadra dei tecnici dell'Acquedotto ha lavorato due giorni e due notti senza sosta per riparare la falla e fermare, così, il fiumiciattolo sotterraneo. «Ora la falla - dice - è stata riparata. L'intervento degli operai comunali è stato portato a termine in tempo da record. È stata eliminata, così, una delle cause». Il lavoro ed i rischi, però, non sarebbero finiti. Da anni, come ha precisato il dirigente dell'Ufficio Tecnico, ing. Luca Caselli, l'area sarebbe interessata da fenomeni di cedimenti. Un lasso di tempo troppo ampio per far ricadere tutta la responsabilità sulla rete fognaria, su quella dell'acquedotto comunale e, più in generale, sul sistema delle tubature. Per questo motivo l'ingegnere capo del Comune ha previsto una serie di sondaggi per verificare le condizioni idrogeologiche della zona. E non basta. In attesa di chiarire con maggiore certezza il perché della presenza di acqua nel sottosuolo, i tecnici del Comune stanno già lavorando per individuare la soluzione più affidabile per garantire la stabilità e la messa in sicurezza dell'edificio. Tra le ipotesi ci sarebbe l'utilizzo di pali di cemento da conficcare nel terreno. Intanto, un'ala intera del palazzo resta vuota e le 6 famiglie evacuate non potrebbero fare ritorno a casa prima di una decina di giorni. In queste ore, ai timori ed alle polemiche si aggiunge un nuovo problema, quello della sicurezza. Assicurata una ronda notturna per i primi giorni, ora ci sarebbe il rischio di lasciare gli appartamenti incustoditi. «Non siamo certo tranquilli. Gli appartamenti restano incustoditi e, per di più, c'è un via vai di gente», dicono i condomini. L'unica rassicurazione sarebbe rappresentata dalla presenza degli altri condomini che occupano la scala agibile del palazzo e che sono rimasti, ad eccezione di alcuni che hanno preferito a scopo precauzionale trasferirsi a casa di parenti o amici.
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