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Cronaca

Usciere arrestato, chiesta la scarcerazione

Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 21 novembre 2001 00:00:00

Il suo precario stato di salute ed una somma troppa elevata rispetto al prezzo pattuito per l'acquisto di auto a Genova - secondo la Procura del capoluogo ligure pagate con assegni a vuoto - sarebbero alcuni degli elementi su cui si basa l'istanza di scarcerazione presentata dall'avvocato Alberto Clarizia, difensore di Vincenzo Lambiase, il 46enne dipendente comunale, arrestato giovedì scorso e condotto al carcere di Fuorni (nella foto) in seguito ad un ordine di esecuzione di condanna che lo costringe a scontare altri 8 mesi di reclusione. La condanna si riferisce a reati contestatigli dalla Procura di Genova nel '96, quanto l'usciere del Comune di Cava fu accusato di truffa per l'acquisto di auto ed altri macchinari pagati con assegni a vuoto. Di tutt'altro tenore la versione di Lambiase, che avrebbe dichiarato di aver concluso un affare con un privato e di aver pagato la somma dovuta, mentre il suo venditore gli avrebbe richiesto un prezzo troppo elevato. Ma l'ordine di carcerazione, recapitato presso gli uffici del commissariato, indica gli articoli 110 e 640 del codice penale e l'accusa di truffa. Un reato in cui Lambiase era già incappato nel '93, finendo in un'inchiesta su un giro di soldi e assegni falsi, che lo avevano allontanato dal suo posto di lavoro. Da queste accuse, insieme all'appartenenza al clan Bisogno, era stato prosciolto. Per l'inizio della prossima settimana si attende l'esito della sentenza.

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