Tu sei qui: CronacaTraffico di coca, coinvolto un cavese
Inserito da (admin), giovedì 20 marzo 2008 00:00:00
Il suo ruolo era quello di intermediario: avrebbe dovuto contattare un comandante di nave disposto a trasportare cocaina dal Perù in Italia, con destinazione Salerno. Di qui, poi, la droga sarebbe stata prelevata dai corrieri e trasferita nel Lazio. Un pluripregiudicato di Cava de'Tirreni finisce così nella rete della Guardia di Finanza del Comando provinciale di Roma. Gli uomini del maggiore Stefano Rebechesu sono, difatti, riusciti a sgominare un'organizzazione di narcotrafficanti con ramificazioni in Colombia, Perù e nel Lazio. Nell'ambito dell'operazione, messa a segno ieri, sono state arrestate 8 persone, di cui 5 italiani e 3 peruviani.
Per il pregiudicato di Cava de'Tirreni, destinatario di un provvedimento di perquisizione emesso dal Gip del Tribunale di Roma, è invece scattata una denuncia a piede libero. A casa sua i militari della Finanza hanno trovato e sequestrato carte e documenti che attesterebbero il suo coinvolgimento nell'organizzazione ed il ruolo di intermediario per il trasporto della merce fuorilegge. La documentazione sarà esaminata nei prossimi giorni, i finanzieri non escludono di potervi trovare ulteriori elementi utili alle indagini.
Del resto, il porto di Salerno è da sempre crocevia per traffici illegali. Basta ricordare l'ultimo maxisequestro di cocaina (400 chili) effettuato la scorsa primavera dai Carabinieri di Napoli, cui sono seguiti altri di minore entità. Basta anche sfogliare l'ultimo rapporto sicurezza del Viminale per verificare che il porto di Salerno è indicato come una frontiera marittima a rischio. Complice la particolare posizione logistica, a quattro passi dalle principali arterie autostradali. La mediazione del cavese, secondo quanto riferiscono gli investigatori romani, non è andata a buon fine perché durante la trattativa il proprio personale ha arrestato ad Atlanta il capo dell'organizzazione, un 57enne della Capitale, che stava prendendo accordi con i suoi fornitori dell'America Latina.
Gli arresti e le perquisizioni di ieri, eseguite tra Cava, Roma, Cerveteri, Guidonia, Montecelio e Nettuno, sono soltanto una delle fasi dell'operazione messa in campo dal Comando provinciale della Guardia di Finanza capitolina. L'indagine ha, infatti, richiesto in più occasioni anche l'interessamento degli organismi di Polizia stranieri: statunitensi, argentini e svizzeri. Precedentemente alcuni corrieri erano stati fermati all'estero, a Zurigo, Buenos Aires ed Atlanta, all'atto della partenza con la merce. Per un totale di 12 persone arrestate, tra corrieri e componenti dell'organizzazione, con il sequestro di 30 chili complessivi di cocaina.
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