Tu sei qui: CronacaTentato stupro in villa, arrestato un 21enne
Inserito da (admin), martedì 5 settembre 2006 00:00:00
Non ha fatto in tempo ad aprire la porta dei bagni pubblici della villa comunale ed è stata bloccata e percossa, nel tentativo di violentarla. A salvare la giovane ucraina sono stati alcuni vecchietti, che hanno udito le urla e sono intervenuti. Il suo bruto è riuscito a scappare, ma la sua fuga è durata solo due ore. Il giovane violentatore, il 21enne Giampaolo Buoninconti, residente nel quartiere dei Pianesi, figlio di Giovanni, ex usciere del Comune, è stato arrestato dagli agenti del Commissariato di Polizia con l'accusa di violenza sessuale, atti di libidine, violenza privata e percosse. Gli agenti, diretti dal vicequestore Sebastiano Coppola, sono riusciti a risalire alla sua identità grazie alla testimonianza della donna e di alcuni testimoni, che hanno fornito un preciso identikit del giovane. E non solo. La stessa bicicletta rossa usata per la fuga è stata la sua condanna. Il ragazzo, noto per alcune sue intemperanze, era solito girare per il Corso alla guida della sua "due ruote" rosso fiamma.
La brutale aggressione è avvenuta domenica pomeriggio, poco dopo le 17.15. Le strade del centro cittadino erano pressoché deserte, complici il caldo estivo, che aveva spinto molti cavesi in spiaggia, e l'avvio del campionato della Cavese. La giovane ucraina, 21 anni, residente nella zona di San Cesareo con la madre, da 7 anni trasferitasi a Cava, aveva raggiunto le amiche al centro. «La domenica è l'unico giorno che non si lavora - ripeterà più tardi - Ne approfittiamo per fare un giro sotto i portici». La ragazza si separa dalle amiche per raggiungere la villa comunale di Viale Crispi, dove ci sono i bagni pubblici. I bar a quell'ora sono ancora tutti chiusi e lei ha un bisogno fisiologico impellente. Fa appena in tempo ad aprire la porta ed inizia l'incubo. Secondo le ricostruzioni della Polizia, Giampaolo Buoninconti la blocca, schiaffeggiandola e spingendola contro la parete, in modo da poterla palpeggiare nel tentativo di avere un rapporto sessuale.
Sebbene il giovane sia di grossa stazza, la ragazza riesce a divincolarsi ed urlare, chiedendo aiuto. Le sue grida rompono il silenzio del tranquillo pomeriggio. Ad udirle alcuni anziani, che si trovavano in villa per una partita a carte. Accorrono in suo aiuto e costringono il giovane a rinunciare ai suoi violenti intenti. Giampaolo scappa a bordo della sua bici. Intanto, una volante della Polizia di Stato raggiunge il luogo dell'aggressione. Gli agenti della sezione volanti del Commissariato ascoltano la donna ed i testimoni,. Dalla descrizione dei tratti somatici gli agenti riescono a ricostruire l'identikit dell'aggressore. I sospetti cadono subito sul giovane 21enne, ad inchiodarlo il mezzo utilizzato per la fuga: la sua inseparabile bici rossa. Nel giro di poche ore, intorno alle 19, gli uomini diretti dal vicequestore Coppola lo fermano in via Rosario Senatore. Il giovane viene arrestato e trasferito al carcere di Fuorni.
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