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Cronaca

Tarsu salata, ristoratori in rivolta

Inserito da La Redazione (admin), martedì 10 agosto 2010 00:00:00

Ristoratori metelliani sul piede di guerra: al centro della loro protesta la salatissima tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, con una quota che oscilla tra i 25 ed i 35 euro a metro quadro. Nel mirino soprattutto la disparità di trattamento con gli albergatori cittadini, che pagano invece 11 euro al metro quadrato. Tre volte in meno rispetto alla loro quota.

Privi di tutela nonostante il notevole contributo al mantenimento di una città pulita e vivibile, con un grande impegno per la raccolta differenziata dei rifiuti, i proprietari di ristoranti, bar e pizzerie si dichiarano pronti proprio a non differenziare più la spazzatura. Una decisione, questa, dalle conseguenze catastrofiche nel caso venisse adottata da tutti quelli presenti sul territorio comunale.

Intanto, dall’Ufficio Tributi di Palazzo di Città fanno sapere che i coefficienti di produzione dei rifiuti sono fissati dal decreto ministeriale n. 154 del 1985 e non dipendono, quindi, da scelte comunali. In particolare, il decreto parla di differenziazione tra utenze domestiche e non domestiche, nelle quali ultime sussiste l’ulteriore distinzione tra bar, ristoranti, pizzerie ed alberghi, con questi ultimi “costretti” a pagare quote minori (11 euro al metro quadro) rispetto a tutti gli altri per la maggiore metratura dei locali.

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