Tu sei qui: CronacaStrada "negata" a Pregiato, traversa "killer" a Santa Lucia
Inserito da (admin), venerdì 24 febbraio 2012 00:00:00
Un anziano residente ostruisce il passaggio pedonale pubblico che collega via XXV Luglio con via Dei Fabbri della Frazione di Pregiato e, nonostante le disposizioni dettate dal Palazzo di Città, che con lettera dell’8 novembre 2011 gli ha ordinato di ripristinare lo stato dei luoghi, ad oggi il passaggio in oggetto è ancora un vero e proprio percorso ad ostacoli, soprattutto per le persone anziane, ma anche per le mamme con carrozzino.
L’Ufficio Abusi Edilizi del Palazzo di Città di Cava de’Tirreni, nel mese di aprile 2011, in seguito ad un sopralluogo eseguito dai Tecnici comunali e dalla Sezione Ambiente della Polizia Locale, aveva accertato che M.V., senza alcuna autorizzazione, aveva installato un telaio in ferro, con travettini trasversali, che occludeva totalmente la stradina di uso pubblico, che, come detto in premessa, da oltre cento anni collega via XXV Luglio a via De Fabbri e che molti concittadini residenti a Pregiato utilizzavano e vorrebbero utilizzare, in sicurezza, come scorciatoia.
M.V. sosteneva che detta strada pedonale era di sua proprietà; circostanza che non risulterebbe veritiera ed a tal proposito il V Settore “Governo del Territorio - Ufficio Repressione Abusi Edilizi”, del Palazzo di Città di Piazza Eugenio Abbro, ha ordinato all’autore dell’abuso, quindi al M.V., l’immediata rimozione delle opere realizzate. Un ripristino dello stato dei luoghi che avrebbe dovuto essere eseguito da colui che l’aveva realizzato in dissonanza alle leggi, entro 7 giorni dall’avviso, ovvero entro e non oltre il 15 novembre 2011. Qualora M.V. non avesse provveduto a ripristinare lo stato dei luoghi e rimuovere quanto intralciava il libero passaggio dei pedoni, l’operazione di restyling sarebbe stata eseguita dalla Sezione Servizio Viabilità del Comando della Polizia Locale, diretta dall’acuto Tenente Michele Lamberti, con conseguente addebito in danno di M.V.
Da novembre ad oggi, né l’autore che eseguì le “opere” abusive e né la Polizia Locale hanno provveduto a rimuovere quanto intralcia il libero passaggio dei pedoni, tant’è che il già citato Ufficio Repressione Abusi Edilizi del Comune metelliano ha sollecitato la Sezione Servizi Viabilità, quindi il Tenente Lamberti, di comunicare notizie in relazione all’esecuzione dell’ordinanza che prevedeva la rimozione delle opere che intralciano il libero passaggio. Un ritardo che ha mobilitato anche Pasquale Donnarumma, confinante di M.V., il quale per venire a conoscenza degli sviluppi della vicenda, oltre a dare mandato all’Avvocato Lucio Panza, ha inoltrato formale richiesta per l’accesso agli atti, dai quali ha scoperto che dal 15 novembre 2011, data in cui avrebbe dovuto essere liberata la stradina di quanto intralciava la libera circolazione dei pedoni, è ancora quasi del tutto ostruita e neanche la Polizia Locale ha dato seguito all’ordinanza di rimozione coatta.
Le insidie della Traversa Giuseppe Vitale a Santa Lucia
San Pio, proteggimi tu! È questa l’esclamazione che ci viene di pronunziare se ci dovessimo trovare a percorrere la Traversa Giuseppe Vitale della Frazione di Santa Lucia. Qual è la traversa in questione? È la prima stradina a destra sita fra il quadrivio di Via Arte e Mestieri e Via Giuseppe Vitale, ove campeggia, attorniata da verdi aiole, la statua di San Pio da Pietrelcina, ed il passaggio a livello, ovvero dove ha sede la nota ditta Arredamenti Senatore.
Nel percorrere, a piedi, la citata strada vi accorgerete che è ben illuminata, ma sino al civico 10, poiché proprio a quel punto iniziano le insidie, per colpa delle quali l’84enne D.S., residente in loco, nell’inciampare e rovinare a terra, si è procurato non pochi ematomi. La domanda sarebbe: ma come mai una strada interamente illuminata, manca di un lampioncino proprio dove si restringe ed inizia una discesina? La risposta risiede nel fatto che il proprietario del fabbricato prospiciente il civico 10, nel far ripristinare la facciata all’immobile, si è visto privato del corpo illuminante pubblico, che per lunghi anni era stato posizionato all’angolo del fabbricato.
Vincenzo Pannullo, genero dell’anziano D.S., fattosi carico delle ansietà dei suoi anziani congiunti, al fine di rendere sicuro il transito dei pedoni in situ, soprattutto nelle ore serali, portatosi più volte dal responsabile comunale della pubblica illuminazione dell’Ufficio Tecnico di Via Corradino Schreiber, mercoledì 22 febbraio è riuscito ad ottenere la posa in opera di un nuovo palo zincato, che a breve, munito alla sommità del corpo illuminante, simile a quello preesistente, irradierà nuovamente luce ove manca. Anche questa volta, seppur dopo talune insistenze, l’iniziativa del singolo cittadino è andata a buon fine!
Livio Trapanese
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