Tu sei qui: CronacaStazione, continua l'odissea
Inserito da (admin), martedì 17 luglio 2007 00:00:00
«Raggiungere Salerno per i pendolari cavesi è come un terno al lotto». È l'amara riflessione di Vito Luciano, segretario della Filt Trasporti della Cgil. Anche ieri, e non è la prima volta, il regionale 8181 in partenza da Nocera Inferiore alle 7.25, con arrivo a Cava alle 7.37, è stato soppresso ed i viaggiatori che dovevano servirsi di questo convoglio sono stati costretti ad usufruire del successivo, con tutte le disavventure del caso (viaggio nelle carrozze stipati come sardine), giungendo per di più con oltre un'ora di ritardo sul posto di lavoro.
Da un'indagine della Cgil risulta che «sulla tratta Nocera-Cava-Salerno in media ogni pendolare perde 130 ore di lavoro l'anno, con un costo di 2mila euro. Senza contare lo stress». Su questa linea il servizio è insufficiente e scadente. E' molto difficoltoso anche comprare il biglietto, come accaduto qualche giorno fa proprio a Cava. «Su questo percorso si verificano ogni giorno ritardi di ore - spiega Luciano - I convogli vengono soppressi senza informare gli utenti».
Da più di un anno il sindacato ha aperto una vertenza, rivendicando gli interventi necessari per fermare il degrado del servizio su ferro. Tra le emergenze, la sicurezza delle stazioni, dei treni e della rete, la carenza del personale presso l'officina di Salerno, il controllo delle attività svolte dalle società di pulizie.
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