Tu sei qui: CronacaSos per i tagli al Pronto Soccorso
Inserito da (admin), giovedì 18 giugno 2009 00:00:00
Monta la preoccupazione tra gli operatori sanitari per il nuovo assetto della sanità locale e la conseguente erogazione del servizio.
Il piano di rimodulazione redatto dalla struttura commissariale dell’Asl unica di Salerno, che sarà presentato il prossimo 30 giugno, prevede una razionalizzazione del Pronto Soccorso di Cava che può mandare in tilt l’ospedale metelliano e creare gravi disagi ai cittadini-utente.
Il declassamento a Primo Soccorso potrebbe, infatti, non consentire di fronteggiare in maniera idonea i cosiddetti casi da codice giallo che che giungeranno al "Santa Maria dell’Olmo".
Un’emergenza classificata come "codice giallo" significa assenza di pericolo di vita. Non sono rari, però, gli episodi di pazienti in queste condizioni che improvvisamente subiscono un serio peggioramento, tale da sfociare in "codice rosso". In tal caso, se il nosocomio cavese verrà privato dell’Unità di Terapia intensiva coronarica e della Rianimazione, sarà problematico fornire le opportune cure.
Ad allarmare ancor più il personale ospedaliero sono i mezzi previsti per il trasporto dei pazienti negli ospedali limitrofi: ambulanze prive del medico rianimatore, in grado di stabilizzare il malato in "codice rosso" durante il trasporto, ed elicotteri, quelli previsti per il trasporto dei pazienti dalla Costiera Amalfitana, funzionanti solo di giorno.
Spinti da tali timori, gli operatori del Pronto Soccorso, con un appello corale ed accorato, hanno chiesto un incontro con il prefetto Claudio Meoli, con il commissario dell’Asl di Salerno, Ferdinando De Angelis, e con l’assessore regionale alla Sanità, Mario Santangelo, allo scopo di rivedere e rivalutare il piano di razionalizzazione.
Altra piaga di questa già difficile situazione è l’attuale mancanza di fondi e l’eventualità che gli operatori, questo mese, possano percepire lo stipendio in ritardo. «È un rischio possibile se non si sbloccano i 2 miliardi di euro fermi a Roma, che consentirebbero di ripianare i debiti ed evitare la trappola dei decreti ingiuntivi che non ci permettono di avere la liquidità neppure per pagare gli operatori», ha dichiarato il sub commissario Walter Di Munzio durante la presentazione delle “Giornate Mediche Città di Cava de’Tirreni”.
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