Tu sei qui: CronacaScommesse e giochi d'azzardo, regolamento a tutela dei minori
Inserito da (admin), mercoledì 2 dicembre 2009 00:00:00
Dopo il blitz da parte delle Fiamme Gialle della Tenenza di Cava in un internet point in Viale Marconi, con la conseguente denuncia del titolare 23enne, la parola passa ora alla difesa del giovane proprietario, che tramite il suo legale, l'avv. Giovanni Del Vecchio, vuole dimostrare la sua verità.
Secondo le parole dell’avvocato, S.T. era autorizzato all’apertura di conti gioco che venivano gestiti autonomamente dai clienti-scommettitori tramite le postazioni del locale, avendo stipulato un regolare contratto per l’affidamento dell’attività di promozione e raccolta del gioco a distanza con la “Scommettendo srl”. La somma di denaro contante sequestrato riguardava gli importi riscossi dai clienti per effettuare le ricariche, mentre i tagliandi delle scommesse erano solo promemoria a disposizione dei clienti, quindi non idonei per la riscossione di un'eventuale vincita.
In caso di convalida del sequestro da parte dell'autorità giudiziaria, il legale del titolare ha già fatto sapere che sarà proposta istanza di riesame al Tribunale di Salerno per la restituzione dell’intero materiale posto sotto sequestro.
«Il fenomeno delle scommesse, specie quelle sportive, è molto diffuso in città», spiega in merito il comandande della Guardia di Finanza metelliana, Donato Affinito. E ne sarebbero attratti soprattutto i giovanissimi, sui quali ora si concentrerebbe l’attenzione. Non a caso, proprio nell'ultima seduta del Consiglio comunale, tenutasi lunedì, è stato approvato un provvedimento atto a stabilire una serie di criteri cui devono attenersi le sale giochi per cercare di arginare il problema del gioco d’azzardo ed allontanarne i più giovani.
Nella fattispecie, il regolamento stabilisce che colui che richiede l’autorizzazione per l’apertura di una sala giochi debba avere la fedina penale pulita e che il locale non debba essere ubicato nel centro storico o vicino a luoghi che devono essere tutelati (scuole, ospedali e luoghi di culto). Ed ancora, l’accesso è vietato ai minori di 14 anni ed anche ai ragazzi di età inferiore ai 16 anni durante le ore di lezione. Previste multe tra i 100 ed i 600 euro per chi non rispetterà tali norme.
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