Tu sei qui: CronacaSant'Anna, 35enne stroncato da un malore sul campo di calcetto
Inserito da (admin), giovedì 9 ottobre 2014 00:00:00
Perde la vita su un campo di calcio. Pierangelo Schiavone, 35 anni, è morto stroncato da un malore mentre giocava una partita tra amici nella struttura sportiva della frazione cavese di Sant’Anna. Un malore terribile e micidiale, che ha reso inutili anche i soccorsi.
Il giovane di San Marzano sul Sarno stava correndo dietro al pallone quando, improvvisamente, ha sentito le sue forze venir meno. Ha arrestato il passo e provato a richiamare l’attenzione dei compagni. Lentamente, già visibilmente provato e sfinito, si è avvicinato alla panchina. Ha avuto soltanto la forza di sedersi, mentre gli amici l’hanno accerchiato per capire cosa stesse accadendo. Pierangelo avrebbe anche sussurrato qualche frase, esternando agli altri le sue sensazioni di malessere. «Sento mancare il fiato, non ce la faccio», avrebbe detto agli altri ragazzi.
Dopo qualche istante lo sfortunato Schiavone ha perso conoscenza. Attimi di panico, durante i quali non è però mancata la lucidità di allertare il 118. Arrivati sul posto, i sanitari non hanno potuto far altro che constatare la morte del 35enne. Sul campetto di Sant’Anna sono giunti anche gli agenti del Commissariato di Cava de’ Tirreni, agli ordini del vicequestore aggiunto Marzia Morricone. I poliziotti, dopo aver effettuato i rilievi del caso ed ascoltato le testimonianze dei presenti, hanno appurato che il decesso del 35enne era stato causato da un arresto cardiocircolatorio. Il medico legale di turno ha, poi, effettuato l’esame esterno della salma, che è stata liberata e trasportata presso l’obitorio del cimitero metelliano.
Un dramma senza fine, quello che ha stroncato Pierangelo Schiavone, molto conosciuto e ben voluto da tutti. Gli amici lo chiamavano “Roccia”, un soprannome legato alla sua stazza imponente. Sportivo a 360 gradi, appassionato di ciclismo (attività che praticava con assiduità), ma anche di quel “pallone” che spesso, nei momenti di relax (il giovane lavorava in un’azienda di Fisciano), rincorreva per puro divertimento. Proprio come aveva deciso di fare la scorsa sera, prima che il destino si mettesse di traverso, strappandolo all’affetto dei suoi cari. Gli stessi che stamani, presso la Chiesa di San Biagio a San Marzano, gli hanno dato l’ultimo saluto, accompagnandolo sul lungo rettilineo del Paradiso.
Filippo Notari
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