Tu sei qui: Cronaca‘San Pietro dimenticata da tutti'
Inserito da (admin), giovedì 18 marzo 2004 00:00:00
San Pietro, una delle più antiche e suggestive frazioni della Vallata metelliana, rivendica la sua identità. «Oggi è solo un dormitorio», fa osservare Antonio De Rosa, già consigliere comunale. Il declino del borgo ebbe inizio già negli anni '70, quando, alle falde della collina che porta a Croce, fu insediata una discarica di rifiuti solidi urbani, oggi chiusa, ma che rappresenta sempre un continuo pericolo se non messa in sicurezza. A dar man forte a ciò il sisma del 1980, quando, sul suolo abbattutto di uno dei più prestigiosi palazzi che ospitava le suore, furono insediati i prefabbricati leggeri. Completamente inesistenti i luoghi di aggregazione. Le strade sono dissestate, in particolare via San Giovanni Bosco, trasformata in una pista da corsa. «Ci sentiamo soli ed abbandonati», protesta un anziano, che ricorda quando San Pietro, con i suoi numerosi casali (Siepi, Adinolfi, Cafari, Trescite), era una meta turistica. Oggi, con il calare delle tenebre, la frazione diventa invivibile. L'unico punto di riferimento è l'oratorio della chiesa, ed in particolare il giovane sacerdote vocazionista don Amedeo. «Da solo non ce la può fare, ha bisogno di essere aiutato, in primo luogo dalle istituzioni», conclude De Rosa. Di qui l'appello ai consiglieri del territorio, Franco Musumeci e Gigetto Durante, ed al consigliere provinciale Gianpio De Rosa.
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