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Cronaca

S. Maria del Rovo e Pregiato, riqualificazione in vista

Inserito da (admin), venerdì 10 ottobre 2003 00:00:00

Cava partecipa al bando regionale per la redazione del programma innovativo "Contratti di Quartiere II". Individuate le aree di Santa Maria del Rovo e di Pregiato (via Ferrara e via Santoriello). La Giunta Messina mira a restituire ed a migliorare la vivibilità in quartieri da anni degradati. L'occasione è data dal bando che prevede un programma di riqualificazione di aree a rischio. «Il programma innovativo - afferma l'ingegnere Antonino Attanasio - è finalizzato prioritariamente ad incrementare, con la partecipazione di investimenti privati, la dotazione infrastrutturale dei quartieri degradati di Comuni e città a più forte disagio abitativo ed occupazionale. Prevede, nello stesso tempo, misure ed interventi per incrementare l'occupazione, per favorire l'integrazione sociale e l'adeguamento dell'offerta abitativa». Il Comune ha individuate due aree: il comprensorio dell'edilizia economica popolare in località Santa Maria del Rovo e l'area di Pregiato circostante via Ferrara e via Santoriello. Origini diverse, storie simili. Santa Maria del Rovo è una comunità di contadini, con casolari raggruppati intorno alla chiesa. Negli anni '60 subì, con la sottrazione di campi e terre, un insediamento di alloggi Gescal, con un bando esteso a tutto l'Agro nocerino-sarnese. Ci fu anche una rivolta, ma il diritto alla casa ebbe il sopravvento. L'insediamento e la successiva espansione con fabbricati furono, comunque, sempre considerati come avulsi dalla storia della comunità. Oggi qualcosa è mutato, ma l'area ha bisogno di infrastrutture, di centri di aggregazione. E l'iniziativa del Comune dovrebbe andare in tale direzione. La seconda area, quella circostante via Ferrara e via Santoriello, è situata alla periferia di Pregiato, una delle più antiche frazioni della Vallata metelliana. A cavallo tra gli anni '60 e gli anni '70, iniziò l'espansione lungo via Ferrara, disordinata e caotica, senza un ridisegno della frazione. Poi nell'80, con il sisma, l'insediamento dei fabbricati leggeri. Mancano strutture aggreganti, l'area è quasi distaccata dal centro della frazione. «È solo un dormitorio - dicono i residenti - né basta l'iniziativa intelligente di pochi commercianti. Occorrerebbe un collegamento migliore con la frazione e, soprattutto, una migliore vivibilità. Ci sono un campo di calcio, che però non è al servizio della comunità, ed un palazzetto dello sport in eterna costruzione». Buone notizie, infine, anche per Villa Rende. Il Comune, infatti, ha approvato il progetto preliminare del restauro della splendida residenza dei marchesi Siciliano nel cuore dei Pianesi. L'intervento, stimabile in 1 milione e 400mila euro, è inserito nel Piano triennale delle opere pubbliche, annualità 2004.

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