Tu sei qui: CronacaRitrovato il manoscritto che attesta i privilegi cavoti
Inserito da (admin), venerdì 19 giugno 2009 00:00:00
Rinvenuto un importante manoscritto dell’archivio storico della città di Cava de’Tirreni, nel quale Filippo II d’Asburgo il 20 luglio 1588 confermava i privilegi goduti dalla città, risalenti al 22 settembre 1460, quando Ferdinando I d’Aragona, dopo la battaglia di Sarno, concesse le franchigie ed altri onori al popolo cavoto.
Questa rilevante scoperta la si deve all’instancabile sagacia di Massimo Buchicchio, appassionato studioso di storie locali e noto arbitro internazionale per cani da utilità e difesa.
Un ritrovamento che inorgoglisce tutti i cittadini cavesi. Il manoscritto, composto da 19 carte vergate in grafia corsiva in latino ed in volgare, con firme e sottoscrizioni finali, numerose iniziali ripassate in oro, legatura in marocchino rosso, con cornici dorate e stemma centrale sormontato da corona, andò disperso, probabilmente nel periodo in cui la Biblioteca Canonico Avallone di Cava, per inagibilità dei vecchi locali, restò chiusa per lunghi anni.
Il documento è particolamrmente interessante perché raccoglie la testimonianza degli usi civici legati alla presenza di insegnanti e discepoli in una “zona universitaria” che si occupava di scienze giuridiche e racconta come questa presenza influenzasse fortemente l’economia dei piccoli comuni.
Dopo anni di oblio, il 10 dicembre 2008 il manoscritto è comparso al numero 84 del catalogo della casa d’asta Bloomsbury Auctions. Poi, per motivi oscuri, il documento è stato però ritirato. Il Nucleo speciale dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Roma ha iniziato così un’indagine conoscitiva per verificarne la provenienza.
Parallelamente, ed in piena autonomia, Buchicchio ha avviato la sua personale ed accurata ricerca e, fingendosi un facoltoso collezionista, ha preso contatti con la casa d’asta. Intanto il documento cambiava proprietari, finché lo storico cavese non ha scoperto che era stato comprato dalla Biblioteca del Senato. Ha così compilato una richiesta scritta per ottenere l’autorizzazione a poterlo visionare, concessagli poi l’11 giugno scorso. Una volta constatata l’autenticità del manoscritto, ha avvertito il Nucleo speciale dei Carabinieri che era “salvo ed in buone mani”.
Buchicchio ha pure avuto modo di conoscere Paolo Bulgarelli, Direttore Generale della Biblioteca del Senato, il quale si è reso disponibile a realizzare incontri culturali con la città di Cava de'Tirreni in occasione del Millennio ed, eventualmente, anche a restituire alla città il prezioso manoscritto.
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