Tu sei qui: CronacaRifiuti, emergenza e polemiche
Inserito da (admin), giovedì 5 ottobre 2006 00:00:00
È stata una giornata calda, quella di ieri, sul fronte emergenza. È iniziata nella notte, con l'incendio di moltissimi cassonetti di rifiuti, ed è proseguita nella mattinata, con la rabbia degli ambulanti che si sono trovati con il divieto di poter svolgere il tradizionale mercato del mercoledì. La protesta, dopo qualche tensione sulle strade del mercato, si è trasferita alle 10 in Comune. Il vicesindaco Gianpio De Rosa, l'assessore Germano Baldi ed i consiglieri Enzo Servalli ed Enrico Polichetti hanno incontrato una decina di ambulanti, ai quali hanno spiegato le ragioni della decisione del sindaco, dovuta anche alle difficoltà di Se.T.A. e Consorzio a pulire le aree interessate dal mercato.
«Anche se l'ordinanza è stata inviata alle sigle sindacali - obiettano gli ambulanti - non era possibile in poche ore informarci tutti. Inoltre, non ci risultano ordinanze dell'ufficiale sanitario per eventuali problemi igienici. Sarebbe bastato spostare o imbustare i 3-4 cassonetti colmi e darci la possibilità di lavorare». Un danno non recuperabile. «Siamo in un periodo di cambio di stagione - spiegano Vincenzo Senatore, Antonio Calabrese e Vincenzo Russo - e quello che non vendiamo oggi non possiamo più venderlo domani. Se il problema sono i rifiuti per strada, allora si dovrebbero chiudere scuole, uffici ed anche i negozi, che hanno montagne d'immondizia davanti ai loro esercizi. In altre città il mercato si è svolto regolarmente».
L'accordo, comunque, è stato trovato: sabato il mercato si farà. Con l'impegno degli operatori di lasciare tutti i rifiuti imbustati. «Perseguiamo tenacemente - scrive in un comunicato stampa il sindaco Gravagnuolo - pur tra evidenti e drammatiche difficoltà, sulla linea del confronto democratico con i cittadini e con le loro rappresentanze organizzate, e delle conseguenti decisioni delle quali ci assumiamo tutte le responsabilità. Solo in casi eccezionali, quando la dinamica degli eventi non lo ha permesso, abbiamo derogato da questo principio, assumendo decisioni non previamente verificate con gli utenti».
Intanto, l'assessore Baldi ha sottoscritto, martedì mattina a Napoli, un documento inviato al prefetto di Salerno Meoli ed al governatore Bassolino, nel quale si minacciano blocchi autostradali, la chiusura delle scuole e dei negozi, ma anche di vietare l'uscita ai caselli autostradali dei Comuni interessati dall'emergenza. «È l'unico modo che abbiamo - dice l'assessore Baldi - per difendere le nostre comunità e la salute di chi paga le tasse e si trova puntualmente con la puzza e l'immondizia sotto casa. Pur trovando delle soluzioni temporanee, non risolviamo i nostri problemi. Serve una politica provinciale autonoma per la gestione dei rifiuti. Chiediamo l'aiuto al Governo per porre fine ad un problema che affligge la Regione da 12 anni, altrimenti porremo in essere tutte le iniziative pubbliche, con scioperi e quant'altro, per risolvere una situazione drammatica».
Oltre all'emergenza, in azione anche piromani, che hanno incendiato moltissimi cassonetti in diverse zone della città. Intorno alla mezzanotte di martedì, in via Filangieri e nel rione Gescal, due roghi di grosse proporzioni hanno lambito anche alcune palazzine. Prima dell'incendio i residenti della zona hanno sorpreso tre minorenni, che, armati di alcol e benzina, si aggiravano intorno ai cassonetti dell'immondizia, ed hanno avvisato le Forze dell'Ordine e l'assessore alla Sicurezza, Alfonso Senatore, fornendo una descrizione precisa dei piromani e consentendo di ritrovare e porre sotto sequestro il mezzo usato dai ragazzini, un motociclo Ape. I tre, invece, sono riusciti a scappare. «Crediamo che si tratti di un'opera di sabotaggio - dichiara l'assessore Senatore - una sorta di protesta contro la decisione di fermare il mercato rionale».
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