Tu sei qui: CronacaRiesplode l'allarme rifiuti
Inserito da (admin), martedì 9 settembre 2003 00:00:00
Torna ancora l'emergenza rifiuti. Per una settimana c'è il rischio concreto che sia a Salerno che in molte città della provincia l'immondizia si accumuli nelle strade. Il primo campanello d'allarme già nella mattinata di ieri. Poi, nel pomeriggio, la conferma: l'impianto di discarica di Sardone ha comunicato la propria "indisponibilità" per almeno 7 giorni. Vale a dire: raccolta dei rifiuti bloccata fin quando non saranno trovati siti di smaltimento alternativi. Un problema non di poco conto, se si considera che già nella giornata di ieri gli autocompattatori non hanno potuto sversare il materiale raccolto per le strade cittadine. Ed oggi, ovviamente, fin tanto che non saranno svuotati, non potranno effettuare ulteriori giri di pulizia. «La preoccupazione del personale addetto - spiega Angelo De Angelis della Rsu Cgil - è enorme, contrariamente a quanto sostiene qualcuno, che ci accusa addirittura di alimentare l'emergenza. Per recuperare un giorno di mancata raccolta, spesso è necessaria una settimana di lavoro». Oggi, per l'appunto, a meno di molto improbabili soluzioni-tampone dell'ultima ora, la raccolta dovrebbe già bloccarsi. I problemi alla base dello stop nascono dalle severe restrizioni imposte dalla magistratura alla discarica di Parco Saurino, a Santa Maria La Fossa, dove vengono smaltiti i rifiuti secchi prodotti da tutti i Cdr della Campania, Battipaglia incluso. La discarica di Santa Maria La Fossa, com'è noto, fu sequestrata nell'agosto scorso per gravi violazioni in materia di tutela dell'ambiente. Poi, qualche giorno fa, il dissequestro, ma i giudici hanno subordinato il provvedimento a tali e tante restrizioni che l'impianto attualmente lavora ad un ritmo che è pari al 50% di quello precedente il sequestro. Telecamere per il controllo degli accessi, severa pesatura degli automezzi in entrata, precauzioni antincendio ed altre norme rigorose hanno rallentato drasticamente gli usuali ritmi di lavorazione. Ed ora, questi ritardi potrebbero ripercuotersi a catena sull'intera filiera del sistema rifiuti, fino alla raccolta. Un problema non secondario, dal momento che anche i vari Cdr hanno dovuto ricalibrare i propri ritmi di lavorazione per evitare di ingolfare la discarica di Parco Saurino. Ad aggravare la situazione lo stop di Sardone, il cui impianto, per almeno una settimana, non ha come e dove smaltire i rifiuti, che da oggi rimarranno in strada. Nuovo allarme, quindi, per i salernitani che hanno appena ripreso il lavoro dopo le ferie. Ed hanno trovato ad attenderli la solita emergenza.
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