Tu sei qui: CronacaRicambi Fiat rubati, Cava tra i centri di smistamento
Inserito da (admin), martedì 10 gennaio 2006 00:00:00
Ci sono anche commercianti cavesi nel giro di ricambi Fiat rubati, scoperto dai Carabinieri di Potenza. I militari hanno sgominato un'organizzazione che rubava pezzi di ricambio dagli stabilimenti Fiat di Melfi e Pomigliano d'Arco e li rivendeva in tutta Italia. Nel corso dell'indagine, durata quasi 1 anno, 4 persone sono state arrestate per associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione, 30 sono state denunciate per lo stesso reato, altre 10 solo per ricettazione. I militari potentini hanno recuperato materiale rubato per 5 milioni di euro ed hanno sequestrato depositi nella provincia di Salerno: a Cava, Scafati, Angri, ma anche a Maddaloni, Foggia, Bari, Firenze. In città sono stati ispezionati i capannoni tenuti da rivenditori di pezzi di ricambio per auto. Nel corso delle perquisizioni gli inquirenti hanno scoperto i ricambi della nuova Alfa 159 sottratti dagli stabilimenti di Pomigliano, oltre ad altri ricambi prelevati dalle sedi di Melfi. Secondo quanto si apprende, a far sparire i pezzi di ricambio erano i dipendenti delle ditte che curano logistica e magazzino per gli stabilimenti Fiat (a Melfi è una joint venture Tnt-Arvil). I pezzi più richiesti erano le centraline elettriche. Ma non solo. L'elenco dei ricambi rubato era preciso così come la geografia dei traffici. Da Melfi, infatti, ogni mese sparivano pezzi per 1 milione di euro, da Pomigliano invece erano i ricambi della nuova Alfa 159 a finire nelle mani dei trafficanti. Secondo i Carabinieri, l'organizzazione si avvaleva della complicità degli stessi addetti, che fingevano di consegnare i pezzi alle fabbriche del gruppo torinese, facendo fatture false, e li rivendevano invece a prezzi stracciati a grossisti o negozianti in tutta Italia. Tra le basi indicate come punti di smistamento c'era anche Cava de'Tirreni. Mesi e mesi di indagini hanno portato i militari anche in città, dove sono stati ispezionati diversi capannoni e sequestrati alcuni depositi. Cava, dunque, di nuovo agli onori della cronaca come crocevia di traffici illeciti. Solo qualche mese fa - siamo alla fine di novembre - un'altra vasta operazione dei Carabinieri di Taranto porta alla scoperta di un traffico internazionale di rifiuti speciali destinati alla Cina. In quella circostanza i militari del Noe (Nucleo specializzato alla tutela ambientale) hanno sequestrato 15 camion che nascondevano rifiuti speciali, segnalati come materiale destinato alle esportazioni, e denunciato un imprenditore cavese.
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