Tu sei qui: CronacaRapinato rappresentante di gioielli
Inserito da Il Mattino (admin), venerdì 9 novembre 2001 00:00:00
Hanno aspettato che si fermasse alla piazzola di emergenza. E mentre lui controllava il motore, che faceva strani rumori, gli hanno puntato una pistola al volto. Lo hanno minacciato fino a quando non è saltata fuori la sua valigetta portavalori. Hanno afferrato tutti i gioielli e sono fuggiti su una moto. In due a volto scoperto, mercoledì sera, hanno derubato Marco Pagnotta, 37enne, da più di dieci anni rappresentante di gioielli con una buona clientela ed un nome in città. Erano da poco trascorse le 21. L'uomo si trovava sull'autostrada Salerno-Napoli (nella foto in alto) e stava facendo ritorno a casa dopo una lunga giornata di lavoro. Ma all'altezza di Nocera Inferiore, a pochi chilometri dal Motel Alfaterna, ha avvertito strani rumori provenienti dal motore della sua auto. Dapprima ha pensato di tirare diritto fino al garage di casa, dove avrebbe finalmente controllato cosa stava accadendo sotto il cofano. Poi, colpito forse da un eccesso di zelo, ha deciso di dare subito un'occhiata. E così non ha aspettato neppure di raggiungere l'area di servizio. Incurante del buio, si è fermato alla prima piazzola di emergenza. La preoccupazione di possibili guasti al motore è stata più forte di qualsiasi altro timore. Ha aperto la portiera e si è diretto verso la parte anteriore dell'auto, ma non ha fatto in tempo ad alzare il cofano che ha udito il rombo di un altro motore, quello di una motocicletta di grossa cilindrata.
L'aggressione
Secondo la testimonianza fornita agli inquirenti, due giovani a volto scoperto si sono avvicinati all'auto. Hanno estratto una pistola e lo hanno minacciato. Hanno fatto un'unica richiesta: «la valigetta». Cercavano la valigia da rappresentante ed il bagaglio milionario (circa una ventina di milioni) di gioielli. L'uomo non ha opposto alcuna resistenza e senza fare passi falsi ha preso la cassetta, adagiata sul sedile posteriore, e l'ha consegnata nelle mani dei ladri. I due hanno rimesso in moto la motocicletta e sono scomparsi nell'oscurità. L'uomo, ancora scosso dal terribile incontro, è risalito in auto per far al più presto ritorno a casa. Non prima di raggiungere gli uffici del commissariato di polizia locale, diretto dal vicequestore Sebastiano Coppola (nella foto in basso), dove ha sporto denuncia. Gli agenti di polizia hanno ascoltato il racconto. Il rappresentante, in evidente stato di choc emotivo, è riuscito solo a tratti a dare degli indizi attendibili: due giovani, poco più che trentenni, a volto scoperto. Gli investigatori sono al lavoro, anche se il compito non si presenta agevole.
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