Tu sei qui: CronacaProcesso al clan Bisogno, la parola alla difesa
Inserito da Il Mattino (admin), martedì 8 ottobre 2002 00:00:00
Nel processo contro il clan Bisogno adesso la parola passa alla difesa. Domani saranno ascoltati in aula tre supertestimoni, chiamati a smontare le pesanti accuse rivolte dall'imprenditore Gerardo Pisapia contro Vincenzo D'Elia, Pierangelo Pezzella (nella foto) e Guerino Lambiase, arrestati nel novembre del 2000 per estorsione con metodi camorristici. Si avvia, così, un lungo giro di testimonianze, che vede l'audizione a scaglioni di ben tredici testimoni, tutti legati in misura diversa ai tre pregiudicati ed in grado, secondo il nutrito collegio difensivo (Rodolfo Viserta, Giovanni Annunziata, Marco Salerno e Maurizio Mastrogiovanni), di provare l'esistenza di un rapporto di transazione tra Gerardo Pisapia e Vincenzo D'Elia, diretto all'acquisto di una cabina per camion e ad estinguere un credito di 300mila lire. La somma, appunto, sequestrata dalla Polizia nel corso del blitz che portò all'arresto dei tre pregiudicati nei pressi dello stadio "Lamberti", luogo dell'appuntamento "commerciale". Tale cifra fu indicata, invece, dall'imprenditore Pisapia agli agenti come il pizzo pagato per la sua tranquillità. Già due settimane fa, nel corso della precedente udienza, tre poliziotti del Commissariato locale hanno confermato in aula la testimonianza dell'autotrasportatore, precisando di aver registrato un filmato come ulteriore prova della presunta estorsione, dopo mesi di indagini ed appostamenti. Gli investigatori hanno raccontato di essere stati aiutati da Pisapia, disposto a fare da esca per incastrare i suoi presunti taglieggiatori. La sera del 17 novembre del 2000 l'uomo avrebbe indicato l'orario ed il luogo dell'appuntamento. Gli agenti avrebbero avuto tutto il tempo di circondare la zona prescelta, tenendo sotto controllo tutto corso Mazzini, in particolare il perimetro "rosso" davanti alla Tribuna dello stadio "Simonetta Lamberti". Alcune telecamere fissate in punti strategici avrebbero ripreso i movimenti sospetti dei tre uomini, fino alla riscossione della somma pattuita. Una ricostruzione, quella degli investigatori, che ha riconfermato in blocco l'impianto accusatorio, che ora il collegio difensivo di D'Elia, Lambiase e Pezzella tenterà di smontare. Nei mesi scorsi, altri due imprenditori - Ciro Lodato, attivo nel campo dei traslochi, ed Antonio Stabile, fino a qualche anno fa proprietario di un'impresa di trasporti - sono stati ascoltati dai giudici, ai quali hanno raccontato di essere stati anche loro vittime del racket.
Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.
Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.
Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.
Sostieni Il Portico!
Scegli il tuo contributo con
rank: 103713107
La Guardia di Finanza di Cava de' Tirreni ha eseguito un'ordinanza di interdizione temporanea dai pubblici uffici nei confronti di due funzionari in servizio presso il Comune, coinvolti in un'inchiesta su presunte irregolarità nell'assegnazione di appalti pubblici. Il provvedimento, emesso dal Giudice...
Una tranquilla mattinata estiva si è trasformata in dramma sulla costa di Capaccio. Intorno alle 10:30 di oggi, 29 luglio, un uomo si è tuffato in mare senza più riemergere, scatenando momenti di panico tra i presenti. A lanciare l'allarme sono stati alcuni bagnanti che, resisi conto della gravità della...
Un gravissimo incidente stradale ha coinvolto la scorsa notte un giovane di 25 anni, residente a Cava de' Tirreni, lungo la Statale 163 Amalfitana, nei pressi dell'ingresso del residence "Due Torri" a Maiori. Il ragazzo, cuoco presso un noto ristorante della Costiera, stava facendo rientro a casa in...
I Carabinieri della Stazione di Salerno Duomo hanno eseguito nei giorni scorsi un'ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, con l'aggiunta del braccialetto elettronico, nei confronti di un 45enne del posto, indagato per il reato di violenza sessuale aggravata ai danni di...
«Grazie di cuore a tutti. Che mi state inondando di messaggi di affetto e vicinanza. Non so come parlarvi. Mi sembra solo un incubo. L'importante è che sono viva e fuori pericolo». Sono le prime parole pronunciate da Veronica Casaburi, la giovane donna di 35 anni brutalmente colpita dal marito e ricoverata...