Tu sei qui: CronacaPrimo maggio, nuova rottura tra i commercianti
Inserito da (admin), venerdì 30 aprile 2004 00:00:00
1° maggio della discordia tra commercianti e commesse. Un'indicazione di apertura per la mezza giornata di domani, data dalla Confesercenti, ha scatenato la reazione soprattutto dell'associazione di commesse e commessi cavesi, ma anche dell'Ascom. «Noi non siamo schiavi. Non è possibile - tuona Teresa Di Salvio, presidente dell'Ascoca - che anche nella giornata dedicata ai lavoratori si deve pensare all'apertura dei negozi. La nostra è una protesta verso tutti coloro che hanno deciso di stare aperti. È scandaloso che si debba lavorare nell'unica occasione di un anno intero in cui le nostre famiglie possono programmare un fine settimana. Bisogna che si recuperino valori che non possono essere solo quelli legati al denaro». Tutti chiusi anche per l'Ascom. «Pensiamo a goderci un fine settimana in santa pace», dice il presidente Luigi Trotta. Ma in diverse vetrine sono comparsi avvisi di apertura. «La nostra indicazione è solo per gli alimentari - dice Aldo Trezza, presidente della Confesercenti - e non vuole pestare i piedi a nessuno. Abbiamo solamente raccolto le indicazioni di tanti commercianti, che ritengono troppi tre giorni consecutivi di chiusura, soprattutto se i grandi magazzini sono aperti. Le commesse contrattino il rapporto di lavoro con i loro datori. Anzi, perché non protestano anche per l'apertura di domeniche e festivi del Centro Commerciale e dell'Interspar? Quei commessi forse non contano?».
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