Tu sei qui: CronacaPrimo abbattimento, tensione e scontri
Inserito da L'Addetto Stampa Mariella Sportiello (admin), mercoledì 2 aprile 2008 00:00:00
Stamattina è stato portato a termine il primo abbattimento di un immobile abusivo realizzato - con altissimo pericolo di vita per i domiciliati - in zona a grave rischio idrogeologico a Cava de'Tirreni. Nel caso in specie, come nei successivi abbattimenti programmati per i prossimi giorni, non si tratta affatto di abusivismo di necessità, ma di mere speculazioni volte ad illecito arricchimento da parte di persone abbienti.
«Il primo sentimento che mi sento di esternare in questo momento - afferma il sindaco Luigi Gravagnuolo - è di gratitudine e di stima per le Forze dell'Ordine, coordinate dal sig. Questore, dott. Vincenzo Roca, dal suo Vicario, dott. Enrico Moia, dal Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Nocera, Maggiore Massimo Cagnazzo, e dal nostro Vice Questore, dott. Pietro Caserta, responsabile dell'ordine pubblico a Cava de'Tirreni. Per garantire la conclusione dell'operazione ed il rispetto delle leggi dello Stato, le Forze dell'Ordine nella giornata odierna hanno registrato cinque feriti, ai quali va la mia personale solidarietà e riconoscenza. Passo poi ad encomiare il lavoro puntuale, sul piano amministrativo ed operativo, del personale del Comune, ing. Luca Caselli in testa, e quello della Regione Campania, che ha coordinato la parte tecnica dell'operazione, portata a termine dall'impresa Cremisini di Roma. Voglio ringraziare, inoltre, il nostro corpo di Polizia Locale, guidato dal Comandante Filippo Meluso, per l'eccellente lavoro svolto nel corso della giornata.
Ci sono stati nella mattinata momenti di tensione, determinati sia da un inevitabile nervosismo generale, sia dalla velleitaria convinzione da parte dei manifestanti di poter impedire il corso delle decisioni assunte dallo Stato, attraverso i suoi rappresentanti istituzionali. Tra essi erano riconoscibili diversi figuri già noti alle Forze dell'Ordine e - mi spiace davvero dirlo - amici esponenti del mondo ultras cavese, che, evidentemente accecati da orientamenti antistituzionali, si sono lasciati coinvolgere nella difesa di una criminale aggressione al territorio ed all'ambiente di Cava de'Tirreni».
Le demolizioni proseguiranno irrevocabilmente secondo programma nei prossimi giorni.
«Vorrei solo puntualizzare, a conclusione della giornata odierna, alcuni aspetti contestati dai dimostranti:
1) Non era assolutamente possibile rinviare gli abbattimenti, magari chiedendo nelle more la riperimetrazione delle zone rosse, in quanto l'originaria classificazione idrogeologica del territorio è stata già corretta per tre volte ed ormai è impossibile ottenere altre declassificazioni;
2) Non c'è stata nessuna discriminazione a svantaggio di alcuni ed a favore di altri. Abbiamo proceduto seguendo un ordine amministrativo e logico inattaccabile, passato al vaglio della Magistratura;
3) Il diritto alla casa non è un bene spendibile per speculazioni edilizie e per mettere a rischio la vita di malcapitati inquilini - ripeto: inquilini - per il mero obiettivo di lucrare un indegno vantaggio economico personale. La mia solidarietà va al popolo dei prefabbricati, ai senza tetto veri, a quanti hanno bisogno e per i quali stiamo realizzando un importante programma di edificazione di residenze popolari;
4) Siamo i primi ad essere consapevoli del carattere assurdamente vincolistico - per una città come la nostra - delle normative urbanistiche da noi ereditate, PUT in primis, ed abbiamo già avviato le procedure per sbloccare le possibilità di investimento per nuove residenze, alla faccia di presunti ambientalisti di cui non cessiamo di apprezzare il vergognoso silenzio in queste ore;
5) Siamo disponibili a vagliare con la massima disponibilità tutte le domande di condono avanzate ai sensi di legge e recepibili dall'Ente. Non a renderci complici di irresponsabili che mettono a rischio la propria e l'altrui vita edificando in zone rosse;
6) Non ci sarà spazio per chicchessia immagini di poter frenare l'opera di moralizzazione pubblica in corso attraverso minacce, violenze, illazioni. I delinquenti di ogni risma, coprotagonisti questa mattina della gazzarra a Via San Martino insieme a povera gente, non ci fanno paura. Stiamo a posto con la nostra coscienza, a cominciare dalla nostra coscienza di uomini di sinistra oltre che delle istituzioni, e questo ci dà tutto il coraggio di cui abbisogniamo;
7) Tra le illazioni di cui sopra c'è stata ripetuta più volte questa mattina, a mo' di denuncia, da parte di cittadine e cittadini presenti sul luogo, di complicità, corruzioni, tangenti che vedrebbero protagonisti e beneficiari dipendenti comunali e singoli esponenti politici. A costoro ribadisco quanto ho avuto modo di ribattere de visu ed a viva voce: se ci fanno i nomi e ci riferiscono fatti circostanziati ci fanno solo un enorme piacere. Non c'è cosa alla quale ambisco di più, che la moralizzazione del Comune di Cava de'Tirreni».
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