Tu sei qui: CronacaPresunto pedofilo, chiesto il rito abbreviato
Inserito da (admin), martedì 11 gennaio 2005 00:00:00
Era stato accusato di pedofilia: suo cugino appena 13enne aveva raccontato di essere stato molestato nella cantina della casa del nonno, in occasione di una vendemmia. Ieri mattina, durante l'udienza preliminare, gli avvocati Giovanni Del Vecchio e Mario Secondino, legali del 23enne di Santa Lucia, hanno chiesto il rito abbreviato, condizionato all'audizione della psicologa che raccolse la denuncia del ragazzino. Il Gup Conforti si è riservato la decisione, rinviata al 26 gennaio. Per quella data sarà formalizzata la scelta del giudice di accogliere la richiesta del rito abbreviato, con la discussione della causa da parte dello stesso Gip, oppure di rinvio a giudizio, con conseguente apertura del dibattimento. Il giovane, oggi 23enne, risiede in una città della Lombardia, dove ha trovato impiego in una ditta, dovendo rinunciare proprio a causa delle pesanti accuse alla carriera militare nei Carabinieri, dove aveva già fatto domanda. «Siamo sicuri dell'innocenza del nostro assistito», hanno precisato gli avvocati della difesa. Una convinzione, a loro dire, supportata dalle numerose contraddizioni emerse in occasione dell'audizione della presunta vittima e riportate anche nella relazione delle dott.ssa Lambiase, la prima a raccogliere la denuncia. Ieri mattina, intanto, i genitori del minorenne, assistiti dall'avvocato Alfonso Senatore, si sono costituiti parte civile. Secondo la difesa, prima di denunciare il suo presunto violentatore, il ragazzino avrebbe tentato per due volte il suicidio. Un gesto estremo che lo portò ad avere un primo contatto con la psicologa Silvana Lambiase, che raccolse la sua confessione. Stando alla tesi dell'accusa, il bambino avrebbe raccontato di essere stato molestato nella cantina della casa del nonno. In occasione di una vendemmia, il piccolo avrebbe accompagnato in cantina suo cugino, figlio adottivo del fratello del nonno, per reperire dei tappi e nel buio di quei locali avrebbe subito violenza. Abusi, secondo l'avvocato Senatore, ripetuti anche con altri tentativi di molestie. Ora l'ultima parola spetterà al giudice. Il 26 gennaio si conoscerà il destino giudiziario del giovane di Santa Lucia.
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