Tu sei qui: CronacaPompe taroccate, 6 arresti e 46 indagati
Inserito da (admin), mercoledì 9 luglio 2008 00:00:00
Riuscivano ad erogare fino al 20% in meno della quantità di benzina o diesel che segnava il contatore alla colonnina, o miscelavano il carburante con acqua ed altri oli, il tutto per un danno per le tasche degli ignari automobilisti di 25 milioni di euro in 2 anni (una cifra sicuramente sottostimata). E come se non bastasse, altri 20 milioni di euro è il danno per le casse dell'Erario grazie all'evasione dalle accise ed al contrabbando dei carburanti. Ha dell'incredibile, per numero delle persone indagate (46) e per giro d'affari (complessivamente oltre 45 milioni di euro), la maxi frode ai danni dei consumatori, dell'Unione Europea, dello Stato italiano e dell'economia in generale, scoperta dalla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore e dalla Guardia di Finanza della Compagnia di Scafati e del Comando provinciale di Salerno, che coinvolge anche una trentina di distributori di benzina. Ed era davvero un "pieno d'oro" (nome dato dai finanzieri all'operazione) quello realizzato dall'associazione a delinquere che gestiva la grosse frode e che vedeva assieme manutentori dei distributori di carburanti e due ispettori del servizio metrico presso la Camera di Commercio di Salerno.
L'operazione è stata presentata ieri mattina presso la Procura di Nocera, presente il procuratore capo Domenico Romano, il pm Elena Guarino, che ha diretto l'inchiesta, il colonnello Angelo Matassa, comandante provinciale dei finanzieri salernitani, il tenente colonnello Chirico, alla guida del gruppo di Salerno, ed il capitano Dario Marano, che ha condotto le indagini con i suoi uomini della Compagnia di Scafati, in particolare quelli del Nucleo mobile del maresciallo Francesco Fiorillo. Ieri mattina sono stati eseguiti 6 arresti ed il sequestro preventivo di 3 depositi di carburanti (a Ravello, Castel San Giorgio e Nocera Superiore) e di 10 distributori di benzina (due a Battipaglia, uno rispettivamente a Pontecagnano Faiano, Buccino, Auletta, Fisciano, Salerno, Castel San Giorgio, Tramonti e Castel Nuovo di Conza), che si aggiungono ai 17 impianti già sequestrati tempo addietro.
In carcere è finito Francesco Longobardi, 47 anni, di Pontecagnano, responsabile operativo di una ditta di manutenzione di impianti petroliferi. Agli arresti domiciliari sono andati gli ispettori metrici presso la Camera di Commercio di Salerno, Daniele Lanza, 46 anni, e Giorgio Imperato, 61 anni, entrambi di Salerno, e gli interessati alle ditte di manutenzione di impianti petroliferi Marco Gaeta, 34 anni di Fisciano, Rosario Quintaluce, 61 anni di Napoli, e Michele Quintaluce, 35 anni di Frattaminore. Tutti sono indagati per associazione a delinquere, tranne Gaeta. Le ditte di manutenzione degli impianti di distribuzione, con la connivenza dei due ispettori metrici che avrebbero dovuto controllare il corretto funzionamento dei dispositivi di erogazione dei carburanti, alteravano, per conto dei titolari dei distributori, le schede elettroniche in modo che la colonnina erogasse un quantitativo inferiore rispetto a quello visualizzato dagli appositi contatori e pagato dal consumatore. Ma c'era pure chi rifilava agli utenti benzina e diesel diluiti con acqua, oli vegetali e lubrificanti ed altre sostanze dannose per i motori dei veicoli.
Anche 3 cavesi tra i 46 indagati
Oltre ai 6 arrestati ed ai 13 indagati per i distributori e depositi sequestrati, in altri 26 sono finiti nel registro delle persone sottoposte ad indagini. Si tratta di due addetti alla manutenzione degli impianti, Raffaele Beato, 49 anni di Baronissi, e Giovanni Simonetti, 52 anni di Napoli, e dei gestori di impianti di distribuzione: Giovanni Federico, 42 anni di Scafati, ed il suo collaboratore Luigi Di Gennaro, 63 anni di Scafati (impianto a Scafati); Gennaro Carpentieri, 76 anni di Trecase (distributore a Scafati); Pasquale Carpentieri, 45 anni di Trecase, e Carla Carpentieri, 39 anni di Scafati, il primo gestore di impianto a Scafati e la seconda legale rappresentante della ditta gerente; Giovanni Farina, 46 anni di Scafati, area servizio nella sua città; Caterina Patella, 41 anni di Angri, e Nicola Della Monica, 53 anni di Cava de'Tirreni, impianto a Scafati; Giovanni Padovano, 35 anni di Angri, con impianto a Pagani; Luciano Gregorio, 50 anni di Cava de'Tirreni (area servizio su A3 Napoli-Salerno); Luigi Cascone, 50 anni di Angri, impianto nella sua città; Mario Discenza, 55 anni di Nocera Inferiore, area servizio a Nocera Inferiore; il 32enne Giampiero Gaudiosi e Orlando Gaudiosi, 49 anni, entrambi di Pagani, impianto nella città di Sant'Alfonso; Raffaele Russo, 59 anni di Pagani, con distributore a Sant'Egidio del Monte Albino; Raffaele Avagliano, 33 anni di Cava de'Tirreni, con area servizio nella vallata metelliana; Giovanni Gargano, 43 anni di Angri, con impianto ad Angri; Alfonso Russo, 32 anni di Sant'Egidio del Monte Albino, con distributore nel suo Comune.
Sono altresì indagati: Vincenzo Russo, 54 anni di Salerno, Alfonso Tedesco, 44 anni di Sant'Egidio del Monte Albino, Maria Picariello, 51 anni di Pontecagnano Faiano, Gaetano Magliacano, 37 anni di Fisciano, Pasquale Salvati, 34 anni di San Giuseppe Vesuviano, Francesco Fontana, 47 anni di Angri, Ermenegildo Giordano, 35 anni di Tramonti, Sergio Gracceva, 63 anni di Castel San Giorgio, e Salvatore Cascone, 55 anni di Scafati.
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