Il Portico Costiera Amalfitana

Allo spirare dell’anno appena passato, gli alunni della III B e IV A della Scuola Primaria del Primo Circolo Didattico, Plesso “Don Bosco” di Corso Giuseppe Mazzini di Cava de’Tirreni, guidati con magistrale attenzione dalle maestre Maria Rispoli ed Erminia Bruno, sono saliti all’apice del podio partenopeo per aver partecipato, come tutte le scolaresche della Regione Campania, e sono centinaia, al premio Playenergy.

I ragazzi, dopo tre mesi d’instancabile ed avvincente lavoro, hanno prodotto un elaborato dal titolo “E tu, di che energia sei”, viaggio tra le fonti rinnovabili della provincia di Salerno. Quando i 45 “scienziati in erba” cavesi, accompagnati dalle due docenti, sono entrati nella Sala Newton della Città della Scienza di Napoli, non possiamo nasconderlo, avevano la gambe tremanti ed il cuore palpitante, poiché si sono dovuti confrontare con gli elaborati predisposti da centinaia di scolari della cinque province campane. La giuria non ha avuto dubbi! I ragazzi di Cava de’Tirreni hanno sbaragliato i restanti concorrenti!

Un lavoro lungo, ma gratificante, non solo per i docenti ed i giovanissimi discenti, ma anche per le famiglie, le quali, da subito, hanno prestato la loro viva attenzione al singolare progetto. I ragazzi hanno saputo, con dovizia di particolari, porre in evidenza che il futuro dell’energia deve poter prevedere lo sfruttamento del sole, del vento, dell’acqua, di cui la nostra provincia è ricca e che non sempre sa sfruttare. La scuola pubblica di Cava de’Tirreni, soprattutto per la sagacia delle maestre, anche questa volta l’ha fatta da padrona, ma non finisce qui!

A breve, gli alunni della IV A, oggi promossi in V A, per il lavoro di ricerca che in atto svolgono per il progetto “Alla ricerca dei platani…”, porteranno alla luce la storia dei platani che, nel 1860, il Sindaco della “città dei portici”, Marchese Trara Genoino, fece piantumare in Corso Giuseppe Mazzini, Viale Giuseppe Garibaldi, Via Rotolo e dinanzi al seicentesco Convento de Frati Cappuccini per dare frescura ed ombra ai viandanti.

Livio Trapanese