Tu sei qui: CronacaPiano urbano, il Tar dà l'ultimatum
Inserito da Il Mattino (admin), sabato 4 gennaio 2003 00:00:00
Ultimatum del Tar al sindaco Alfredo Messina (nella foto): entro un mese il Comune deve varare il Piano particolareggiato. Decorso il termine assegnato ed in difetto di ottemperanza da parte di Palazzo di Città, il Tribunale amministrativo regionale, su impulso di parte, provvederà alla nomina di un Commissario ad acta, che si sostituirà al Consiglio comunale, con spese a carico degli organi e degli uffici municipali inadempienti. La clamorosa sentenza, depositata alla vigilia di Natale, ha accolto il ricorso di Luciano Baldi, abitante al civico 11 di via Costa. Il ricorso è stato predisposto dall'avvocato Francesco Armenante. Estremamente sintetico il verdetto pronunziato dal Tar per censurare l'inerzia «contra legem» del Comune, di fronte a quello che la normativa considera come un vero e proprio «atto dovuto» e la sentenza definisce come «obbligo formale» di concludere il procedimento amministrativo. Il ricorrente, proprietario di un'area edificabile ubicata in località Santa Lucia, ha avuto ragione su tutti i fronti, invocando la legge sulla trasparenza amministrativa. Il caso, però, non riguarda solo Luciano Baldi. Infatti, l'importante verdetto è applicabile alla generalità dei proprietari di aree edificabili secondo il Prg e soggette all'approvazione, da parte del Comune, del Piano particolareggiato. Per questo la sentenza è stata accolta con viva soddisfazione da coloro che non possono costruire, perché bloccati a causa dell'esclusiva mancanza del Piano particolareggiato. Alla stregua del precedente e del vigente Piano regolatore generale, come adeguato al Put della Costiera Sorrentina-Amalfitana, il fondo Baldi era ed è ricompreso in zona C3, comprensorio B (strada provinciale Ponte Santa Lucia). Qualsiasi intervento, però, è subordinato all'adozione del Piano particolareggiato, ovvero di uno strumento attuativo di pianificazione istituzionalmente preordinato a consentire l'acquisizione, per i cittadini, della maggiore utilità del territorio comunale interessato. Tale piano attuativo, sia in vigenza del precedente Prg che a tutt'oggi, non è stato mai adottato dalle varie Amministrazioni comunali succedutesi negli ultimi anni. Proprio al fine di avviare il procedimento di approvazione dello strumento pianificatorio, Luciano Baldi presentava, il 13 dicembre 2000, apposita istanza al Comune. Trascorso il termine di 30 giorni, notificava la diffida stragiudiziale, tesa alla formalizzazione del silenzio-inadempimento. Nemmeno l'atto di diffida smuoveva le acque. Solo l'unità organizzativa, responsabile del procedimento, lanciava qualche segnale, interessando il settore Urbanistica ed il settore Affari legali.
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