Tu sei qui: CronacaPeriziato il Bambinello
Inserito da La Redazione (admin), mercoledì 23 marzo 2011 00:00:00
Una doppia perizia è quella a cui è stato sottoposto nella giornata di ieri, martedì 22 marzo, la statua del Bambino Gesù Redentorio, originaria della Spagna, che avrebbe versato lacrime di sangue una volta portata a Cava de’Tirreni da Padre Luigi Petrone dopo un pellegrinaggio in Terra Santa.
Ciò che si sapeva, come da notizia dei giorni scorsi, è che il Bambinello sarebbe stato consegnato dai Carabinieri della locale Tenenza nelle mani di un consulente tecnico individuato dal pm Roberto Penna, l’”artefice” della predisposizione dell’ulteriore accertamento. La novità, invece, è consistita nella realizzazione di una prima fase di controllo effettuata dal perito d’ufficio nello stesso Santuario di San Francesco e San’Antonio alla presenza del magistrato che segue la vicenda.
In Convento sono state effettuate delle indagini fotografiche sulla statuetta grazie ad una particolare attrezzatura. Poi, poco dopo, l’altro fuori programma: Padre Luigi Petrone ha accompagnato il dottor Penna in una visita al Santuario, mostrandogli la chiesa superiore, quella inferiore, la sacrestia, la cripta, la biblioteca, il presepe e la casa del cenacolo.
Nel primissimo pomeriggio, invece, la statuetta è stata trasferita presso l’ospedale “San Francesco d’Assisi” di Oliveto Citra, dove è stata sottoposta ad esami più approfonditi. Nel dettaglio, nel nosocomio della cittadina in provincia di Salerno è stata eseguita una tac per verificare le caratteristiche del materiale di cui si compone. Poi in serata il Bambinello ha fatto ritorno in Santuario, dove è stato “sistemato” nuovamente in una stanza, al riparo dallo sguardo dei più anche se la speranza dei frati è quella di “adagiarlo” al più presto nella già predisposta Cripta.
Con molta probabilità ora si dovrà attendere del tempo prima di conoscere tutti i riscontri del caso. Certo è che a questo punto il pm Roberto Penna ha a disposizione moltissimi elementi. Tra questi i vari interrogatori effettuati dai militari di Cava alle persone informate dei fatti, gli esiti delle analisi sul “presunto” sangue effettuate dai Carabinieri del Ris di Roma, quelle realizzate dall’Arcivescovo Mons. Orazio Soricelli, il materiale fotografico di ieri nonché gli esiti della tac realizzata all’ospedale di Oliveto Citra.
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