Tu sei qui: CronacaParcheggio in via Schreiber, un abuso edilizio per Assoutenti
Inserito da (admin), martedì 30 giugno 2009 00:00:00
L’associazione nazionale dei consumatori Assoutenti, riconosciuta dal competente Ministero e facente parte del Consiglio nazionale dei Consumatori, nella persona del Presidente provinciale di Salerno, avv. Francesco Avagliano, dirama il seguente comunicato stampa:
"Con riferimento alla delibera di Giunta comunale del 10/6/2009 n° 204 - Approvazione progetto preliminare di realizzazione area di parcheggio temporanea a verde attrezzato alla via C. Schreiber - si evidenzia quanto segue:
Con detta delibera si prevede la realizzazione di detta area di parcheggio temporaneo con una spesa prevista pari ad Euro 180.000,00. All’esito di detta nuova area di parcheggio a pagamento vi saranno altri 120 posti auto a pagamento, quindi altre strisce blu.
L’amministrazione si cura solo di individuare ed approvare il progetto preliminare per detto nuovo parcheggio, senza considerare la circostanza di indicare un’altrettanto adeguata e vicina area di sosta su cui per motivi equitativi disporre la sosta gratuita e questo in palese dispregio delle leggi vigenti in materia ed a tutto danno del cittadino utente.
Rispetto poi alla problematica specifica delle aree libere, vicino a quelle di sosta a pagamento, va ribadito quanto già espresso in precedenza. La mancanza di aree libere vicino a quelle a pagamento è, infatti, in palese violazione dell’art 7, 8° comma, del Codice stradale, che prevedere zone di parcheggio libero in prossimità di quelle a pagamento. Ne va da sé, quindi, che l’ulteriore istituzione di nuove zone a pagamento sarebbe un provvedimento amministrativo per il quale si ravviserebbero vizi di legittimità, già peraltro evidenziati dalla suprema Corte di Cassazione (ex plurimis cassazione civile 9 Gennaio 2007 n 116).
Il terreno su cui sarà costruito il nuovo parcheggio è, inoltre, urbanisticamente area a verde attrezzato, precisamente G4 verde ed impianti sportivi. A giudizio della scrivente associazione, per la realizzazione di detta area di parcheggio, anche se temporanea, occorre una variante urbanistica. Quando non vi è una variante urbanistica, l’opera a realizzarsi avrebbe tutte le connotazioni giuridiche ed urbanistiche per configurare un vero e proprio abuso edilizio posto in essere dalla stessa Pubblica Ammistrazione.
Si invita, pertanto, formalmente il Comune di Cava de’Tirreni ed in particolare la Giunta Comunale a rivedere tale delibera ed a prevedere tale variante urbanistica da portare poi all’attenzione del Consiglio Comunale.
Riguardo, poi, al fatto che la procedura utilizzata è analoga a quella già eseguita per la localizzazione della sede provvisoria del Distretto sanitario (delibera di c.c. n. 103 del 30/12/2003), ciò non corrisponde al vero e/o comunque non può essere utilizzato come elemento comparativo, posto che i due casi presentano delle precise differenze.
Nella fattispecie del parcheggio di Via Schreiber, infatti, il suolo su cui dovrebbe essere realizzato detto parcheggio è di proprietà di un soggetto privato. Inoltre, è stata commessa un'ulteriore inesattezza dall’Ente Comune, in quanto detta opera è stata inserita nel piano annuale delle opere pubbliche per il 2009, ma tale non è.
L’opera pubblica, infatti, è tale solo se realizzata su suolo pubblico e non privato, come invece nel caso di specie. Oltre a tutte le presenti perplessità giuridiche ed urbanistiche circa la realizzazione della suddetta opera, soccorrono inoltre anche considerazioni di opportunità, economica o meno, di detto intervento. Sembrerebbe, infatti, che il terreno privato su cui dovrebbe essere realizzato detto parcheggio sarebbe stato “affittato” dalla Metellia per una cifra pari ad Euro 48.000,00, pari a circa Euro 2000,00 mensili.
Inoltre, così come peraltro risulta dalla stessa delibera di Giunta di cui in oggetto, “la sistemazione dell’area prevede un intervento integrato di verde attrezzato e parcheggio, da eseguirsi con modalità leggere e reversibili”. La delibera di Giunta continua dicendo che "al cessare delle esigenze si procederà al ripristino dello stato dei luoghi".
Quindi, dopo soli due anni e 180.000,00 Euro di soldi pubblici, oltre agli altri Euro 48.000,00 del fitto dell’area, l’area sarà restituita ai proprietari privati, con l’aggravio ulteriore della riduzione in pristino di detta area a carico della collettività, e quindi altri soldi pubblici spesi in tal senso.
Alla luce di tutto quanto sopra espresso, l’Assoutenti invita formalmente la P.A. procedente a rivedere detta delibera di Giunta e tutti gli atti endoprocedimentali ad essa connessi".
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