Tu sei qui: CronacaOspedale, emorragia di personale
Inserito da La Redazione (admin), mercoledì 7 marzo 2012 00:00:00
Ammonterebbero a circa 150 le unità complessive che dovrebbero passare dal “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” all’ASL Salerno. Di queste, 5 saranno gli infermieri e 2 i dottori del nosocomio metelliano ad essere trasferiti verso altri presidi ospedalieri dell’Azienda Sanitaria salernitana.
Prende sempre più corpo, dunque, il piano di mobilità varato dal Commissario straordinario dell’ASL, Maurizio Bortoletti, che non si è fermato nemmeno davanti al Presidente della V Commissione regionale. Il primo esodo del personale medico e paramedico dovrebbe prendere il via già a partire dalla prossima settimana, mentre l’ospedale “S. Maria dell’Olmo” dovrebbe essere coinvolto nella prima parte di aprile.
La questione ospedale, tra l’altro, ha occupato notevole spazio anche nel Consiglio comunale dello scorso lunedì, durante il quale il sindaco Marco Galdi si è detto pronto ad assumere «qualsiasi forma di iniziativa, anche eclatante, pur di difendere il nosocomio cavese». In ogni caso, il primo cittadino preferirebbe attendere le mosse altrui prima di passare all’azione.
Alla carenza di personale al “S. Maria dell’Olmo” si aggiunge anche la mancanza di materiale base per l’assistenza sanitaria ai pazienti, tra cui la biancheria e le cartelle su cui vengono solitamente appuntate le terapie previste per i degenti. A denunciarlo sono gli stessi addetti ai lavori del nosocomio cittadino. Un'emergenza, questa, che si somma alla precarietà dei servizi recentemente registrata anche presso il Pronto Soccorso. Dove alcuni giorni fa i medici sono stati costretti ad impegnare i lettini del 118 come “anticamera” per i posti letto, che mancavano dato il sovraffollamento.
Ritornando all’assise consiliare dell’altro giorno, pur garantendo pieno appoggio al sindaco Galdi nella battaglia pro Ospedale, la minoranza non ha risparmiato punzecchiature sull’acquisto dell’area ex Cofima. Sull’argomento ha preso poi la parola il vicesindaco Luigi Napoli, il quale ha definito l’operazione come volano per un migliore futuro sanitario per la città e luogo propizio per ospitare il nascente ospedale.
Intanto, sempre sul fronte trasferimenti, si registra il cambio di sede per il Centro di Fisiopatologia Respiratoria di Pregiato, che passerà all’ospedale di Scafati, mentre rimarrà a Cava de’ Tirreni l’unità di Diabetologia ed Endocrinologia grazie all’annessione al Distretto Sanitario.
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