Tu sei qui: CronacaOrologio-traduttore all'esame di maturità
Inserito da Il Mattino (admin), giovedì 16 gennaio 2003 00:00:00
È la lingua straniera il "prezzemolino" degli scritti di quest'anno alla prossima sessione degli esami di maturità. Che sia inglese, francese, tedesco o spagnolo poco importa: lo "slang" straniero è stato, tra le materie scelte dal ministro Moratti, il prescelto per tutti gli indirizzi per i quali il piano di studio lo consente. Gli studenti? Fanno spallucce e cercano di immaginarsi novelli traduttori, interpreti privilegiati di uno scenario - quello della Pubblica Istruzione - sempre più proiettato verso gli orizzonti di un'Europa allargata e senza "cortine" linguistiche. «Credo che le lingue straniere vadano studiate - afferma convinto Mauro De Maio, studente del "Classico" - e con un grado di approfondimento sempre maggiore negli anni. Siamo in Europa ed oggi il posto di lavoro, purtroppo, non è sempre dietro l'angolo di casa, anzi. Per il resto, l'attenzione di noi studenti del Liceo Classico rimane concentrata sul latino. Non dimentichiamo gli effetti delle "litterae latinae" sulla forma mentis dei ragazzi». Da sempre inviso alla stragrande maggioranza degli studenti, il latino, come il greco del resto, continua a reggere lo scettro di lingua madre per eccellenza, anche se, in un futuro nemmeno poi tanto remoto, qualcuno ipotizza un lento declino, per lasciare il passo alle lingue moderne. «Non ci credo. Il latino ed il greco - sottolinea Gaetano Pisano - sono, sì, lingue "morte", ma solo per modo di dire. Secondo me, avranno sempre un ruolo fondamentale nel carnet delle materie dell'istruzione pubblica superiore. Se la maturità mi fa paura? No, per niente. Basta attrezzarsi in tempo utile». I margini ci sono, visto che mancano ancora cinque mesi (si comincia il 18 giugno) per colmare le proprie lacune. Latino al Classico, matematica allo Scientifico e solo Dio sa quanto gli studenti facciano a cazzotti con i numeri, anche se non tutti, ovviamente. Secondo i più ottimisti, tutto sta a trovare il valore aggiunto ai propri virtuosismi per così dire "scolastici". Ma è sempre così? Gli studenti salernitani, più che rimuginare sulla scelta delle materie, preferiscono anticipatamente concentrarsi nella "loro" scelta. Su quale strumento "salva-maturità" cadrà quest'anno l'onere - e l'onore - di soccorrere gli studenti in difficoltà agli scritti? Non si sa ancora, anche se il ricorso al tam-tam tecnologico appare come il più probabile. «Credo - afferma Antonio Della Monica - che ci si affiderà al vecchio, intramontabile "Bignami". L'anno scorso abbiamo assistito al flop degli sms. Non penso gli studenti abbiano intenzione di ritentare la carta della tecnologia». Pareri diversi, a volte nettamente in contrapposizione, si rincorrono uno dietro l'altro. «So che è stato inventato - fa notare Bianca Notari del "Linguistico" - un orologio in grado di tradurre all'istante frasi in lingua straniera in diverse milioni di combinazioni. Se ne vale davvero la pena, lo compro. L'aiutino al compito fa sempre comodo». Vallo a dire al prof di turno, ma tant'è: "ubi maior minor cessat". Uno a zero per il caro latino, con buona pace degli "slang" moderni.
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