Tu sei qui: CronacaOra si può ammirare la villa "liberty"
Inserito da (admin), venerdì 12 aprile 2013 00:00:00
Fra i tanti doni che Dio nostro Padre col creato ha voluto dare, ve n’è uno che gli esseri umani non possono celare, l’ammirazione, che devono poter rivolgere alle persone, agli animali, alla flora ed alla fauna, ma anche alle cose. E se quest’ultime si dovessero individuare in una palazzina, stile liberty, tanto meglio.
Quanti tengono al centro del cuore la nostra bella ed amata città di Cava de’Tirreni, nel percorrere corso Giuseppe Mazzini, diretti verso il Borgo porticato, dopo aver oltrepassato la scuola dell’infanzia e primaria “Don Bosco”, nel giungere all’incrocio con via Andrea Guerritore, avranno notato la secolare palazzina (di due piani) la cui facciata è stata tinteggiata col rosso pompeano e col grigio chiaro; da alcuni anni sede del Distretto Sanitario di Cava de’Tirreni.
Sul marciapiede che cinge la bella villetta, a cui si accede da via Guerritore, poco prima della sede della guardia medica, vi era un mega pannello metallico, sul quale venivano affissi manifesti di ampia misura. Un altro, di minori dimensioni, lo s’incontrava sul marciapiede di corso Mazzini, ove venivano affissi esclusivamente necrologi; ma come se non bastasse, sul medesimo lato di corso Mazzini, all’interno dell’aiuola che cinge la villa, vi era una pianta di acero, a forma di Y, la quale, come ci ha testimoniato il signor Onorino Apicella, veterano botanico ed esperto dell’arte del potare, era secca oltre l’80%.
In breve, ha continuato il signor Apicella, i due rami che sovrastavano il muretto di cinta della villetta, ma che si estendevano sull’area sovrastante il marciapiede, quello di sinistra, era totalmente marcio, quello di destra era ancora più insidioso, perché marcio oltre l’80% nella parte superiore; ciò significava che vegetava solo sul margine esterno (sulla corteccia) e, quando la folta chioma ondeggiava per un forte vento, si sarebbe spezzato e rovinato sulla banchina pedonale, minando la pubblica incolumità.
Che la pianta fosse marcia era dimostrato anche dalla presenza di funghi “rucigni”, che, com’è noto, abbondano nella parti umide (marce) della pianta. Tre orrende “cose” che orbavano la beltà e lo stile liberty del villino, ma a correre ai ripari ci hanno pensato due saggi, che, come noi, hanno a cuore il decoro di Cava de’Tirreni!
Nel corso del rifacimento dei marciapiedi di corso Mazzini e via Guerritore, il saggio Sindaco Marco Galdi dispose che i due tabelloni metallici fossero spostati altrove! Il neo Direttore del Distretto Sanitario, il magnifico dottore Pio Vecchione, stante la remota pericolosità in cui versava il vetusto acero, senza ulteriore indugio, ne ha disposto l’abbattimento!
«Ringraziamo il Sindaco Marco Galdi ed il Direttore Pio Vecchione, per quanto di rispettiva competenza, per aver, dopo tanti anni, ridato splendore all’architettonico manufatto, dislocando le bacheche pubblicitarie, ma soprattutto scongiurato, con l’abolizione della malata e pericolosa pianta, che Cava de’Tirreni vivesse una tragedia», ci hanno coralmente dichiarato diversi storici osservatori cavesi, fra i quali i signori Ciro, Mario, Luigi “il bersagliere”, Pasquale, Franco, Peppino e l’esperto raccoglitore di fungi Sorrentino.
Il risultato del completato restyling, che è sotto gli occhi di tutti, è quello che la splendida palazzina, una delle rare di stile liberty a Cava de’Tirreni, posta in un angolo del centro cittadino, finalmente può esprimere la sua bellezza, essendo stata privata di quanto non le consentiva di rivelare tutta la sua storicità.
Livio Trapanese
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