Ultimo aggiornamento 6 ore fa S. Ignazio di Loyola

Date rapide

Oggi: 31 luglio

Ieri: 30 luglio

Ultimi 3 giorni

Ultimi 7 giorni

Ultimi 30 giorni

Intervallo di date

cerca

Sagra della Braciola di Capra e della Percoca nel vino 2025

Il Portico Costiera Amalfitana

Il quotidiano di Cava de' Tirreni

Il Portico - Il quotidiano di Cava de' Tirreni Il quotidiano di Cava de' Tirreni

Vi. Pa. Alberghi Ravello, Hotel Giordano, Villa Maria, Villa EvaCaseificio "La Tramontina" - Prima Cotta, la Mozzarella di Bufala Campana fuori dal coro. Caseificio dal 1952, tradizione, sapori, esperienza casearia, QualitàSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAConnectivia Fibra diretta e soluzioni tecnologiche avanzate per la tua azienda o la tuaMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiHotel Marina Riviera Amalfi - Luxury 4 Stars Holte in Amalfi - Swimming Pool - Bistrot - Gourmet

Tu sei qui: CronacaNel libro di Avagliano-Palmieri la storia dei militari italiani internati

Viva la gente, agenzia di viaggi, Salerno, Travel Agency, Turismo, Biglietteria Treni, Biglietteria Aerei, Tour, Pacchetti, Offerte Viaggi, Egitto, New York, Parigi, Brasile, Caraibi, Spagna, CrociereMaurizio Russo, liquorificio dal 1899 - Bu, le creme con latte di BufalaPasticceria Pansa ad Amalfi la dolcezza dal 1830Porti di Amalfi, Pontile Coppola, Ormeggi in Costa d'Amalfi, Amalfi approdo turistico, Amalfi il portoLegambiente Città di Cava de' Tirreni - Salerno Campania Italia

Cronaca

Nel libro di Avagliano-Palmieri la storia dei militari italiani internati

Inserito da (admin), martedì 29 dicembre 2009 00:00:00

La storia dimenticata dei 650mila militari italiani internati nei campi di concentramento nazisti dopo l’armistizio dell’8 settembre torna a rivivere attraverso centinaia di lettere e brani di diario inediti, che ricostruiscono giorno per giorno i 20 mesi di sofferenza, fame, freddo e morte nei lager di Hitler. È stato presentato ieri a Cava de’Tirreni, al Club Universitario Cavese, il libro “Gli Internati Militari Italiani. Diari e lettere dai lager nazisti 1943-1945” di Mario Avagliano e Marco Palmieri, appena pubblicato da Einaudi. All’incontro hanno partecipato il sindaco di Cava, Luigi Gravagnuolo, il prof. Graziano Palamara dell’Università di Salerno ed uno dei due coautori, il cavese Mario Avagliano.

Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 centinaia di migliaia di militari italiani furono disarmati dai tedeschi e posti di fronte ad una drammatica scelta: continuare la guerra sotto le insegne nazifasciste o essere deportati nei campi di concentramento? La gran parte di loro - circa 650 mila, tra cui 30mila ufficiali e 200 generali - rifiutarono di continuare a combattere al fianco dei tedeschi e scelsero di non aderire alla Repubblica di Salò. La conseguenza del loro “no” fu la deportazione e l’internamento nei lager nazisti, non come prigionieri di guerra, ma con lo status fino ad allora sconosciuto di IMI, Internati Militari Italiani, voluto da Hitler per sottrarli alla Convenzione di Ginevra e sfruttarli liberamente.

Questa pagina sconosciuta della Seconda Guerra Mondiale, della guerra civile tra italiani tra il 1943 ed il 1945, della Resistenza e della Guerra di liberazione italiana ed europea, è stata a lungo trascurata e dimenticata nel dopoguerra. Ora torna a rivivere in un libro che la ricostruisce e la racconta attraverso la voce e gli occhi dei protagonisti, grazie a centinaia di lettere (sottoposte a censura e talvolta mai recapitate) e diari (spesso clandestini) scritti nei lager in quei drammatici giorni, rimasti fino ad ora inediti e “sepolti” in archivi pubblici, privati e di famiglia.

Il libro “Gli Internati Militari Italiani. Diari e lettere dai lager nazisti 1943-1945” contiene anche gli scritti di diversi internati campani. I diari e le lettere degli IMI, inquadrati da una corposa introduzione storica, sono raccolti in 9 capitoli, dal viaggio in tradotta verso i lager al ritorno a casa dei sopravvissuti, con un’appendice di foto e disegni dai campi. Ne emerge un affresco quanto mai nitido e dettagliato della vita (e della morte) nei campi di concentramento nazisti. Una sorta di storia “dal vivo” ed “in presa diretta” della fame, del freddo, del lavoro coatto, delle violenze, dei crimini di guerra e degli altri avvenimenti che costarono la vita a circa 50mila internati e segnarono per sempre tutti gli altri. Come nel caso del sergente di Avellino Domenico Tulimiero, che il 4 ottobre 1943 rischia la vita sotto un bombardamento e annota nel suo diario: “L’allarme aereo ci sveglia di soprassalto. Scendiamo immediatamente e nel tempo più breve, ma già volteggiano nel cielo gli aerei nemici sotto l’intensa azione dei riflettori e lo scoppiettio dei proiettili della contraerea”. O del tenente salernitano Giuseppe Volpe, che dopo aver resistito ai tedeschi sull’isola di Corfù, viene internato in un lager dove è ridotto a mangiare - come scrive - “la sbobba di cavoli e rape, una fetta di pane con la margarina. Ecco tutto. Dalle 12 in poi sino alle 11 del giorno dopo, un solo pensiero, una sola speranza: che venga presto l’ora delle patate”.

Dagli stratagemmi per aggirare la censura e le riflessioni segrete sui taccuini di fortuna (dalle minuscole agendine tascabili alla carta igienica tenuta insieme con lo spago) emerge, inoltre, come la scelta di non aderire - compiuta in massa da una generazione nata e cresciuta sotto il fascismo - fu un vero atto di resistenza (il segretario del partito comunista Alessandro Natta, ex internato, parlò di “altra resistenza”, ma il suo libro fu rifiutato nel 1954 e pubblicato solo 42 anni dopo da Einaudi), che contribuì al riscatto dell’Italia e degli italiani verso la democrazia e la libertà. Un esempio emblematico è quello del campo di Biala Podlaska in Polonia, dove solo un centinaio di ufficiali decisero di resistere ad oltranza alle durissime condizioni di vita, tra cui il sottotenente napoletano Donato Esposito (al cui diario si deve anche la cronaca dettagliata della battaglia che si svolse intorno al campo di Wietzendorf, dove furono riuniti gli ufficiali italiani nelle ultime fasi della guerra).

In seguito a questa scelta gli IMI andarono incontro - “volontariamente”, come scrisse nel suo diario clandestino Giovannino Guareschi, l’autore di “Don Camillo e Peppone”, all’epoca giovane sottotenente - a 20 mesi di prigionia, lavoro coatto, sofferenze e morte. Altri 200mila (ai quali è dedicato un capitolo) fecero invece la scelta opposta e decisero di aderire alla Repubblica Sociale, per motivazioni ideologiche, ma anche per paura, ricatto, incertezza e confusione. L’esperienza dei lager riguardò (e segnò) anche alcuni tra i più importanti esponenti della cultura, dell’arte, della politica e delle professioni del dopoguerra, di cui nel libro sono contenuti diversi scritti inediti dell’epoca (come l’attore Gianrico Tedeschi, i senatori Paolo Desana e Carmelo Santalco, lo storico Vittorio Emanuele Giuntella, il manager d’industria Silvio Golzio, l’intellettuale cattolico Giuseppe Lazzati, il pittore Antonio Martinetti, il caricaturista Giuseppe Novello, il filosofo Enzo Paci, il musicista Mario Pozzi, gli scrittori Roberto Rebora, Mario Rigoni Stern e Giovannino Guareschi).

Il libro di Mario Avagliano e Marco Palmieri riporta in piena luce, attraverso gli scritti dei protagonisti, questa pagina importante di storia italiana.

Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.

Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.

Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.

Sostieni Il Portico!

Scegli il tuo contributo con

Galleria Fotografica

rank: 10456100

Cronaca
Cava de’ Tirreni, appalto pilotato per le auto della Municipale: interdetti due funzionari comunali

La Guardia di Finanza di Cava de' Tirreni ha eseguito un'ordinanza di interdizione temporanea dai pubblici uffici nei confronti di due funzionari in servizio presso il Comune, coinvolti in un'inchiesta su presunte irregolarità nell'assegnazione di appalti pubblici. Il provvedimento, emesso dal Giudice...

Tragedia in mare a Capaccio: muore un uomo sotto gli occhi dei bagnanti

Una tranquilla mattinata estiva si è trasformata in dramma sulla costa di Capaccio. Intorno alle 10:30 di oggi, 29 luglio, un uomo si è tuffato in mare senza più riemergere, scatenando momenti di panico tra i presenti. A lanciare l'allarme sono stati alcuni bagnanti che, resisi conto della gravità della...

Grave incidente in Costiera Amalfitana: giovane cavese si schianta in moto, è in condizioni critiche

Un gravissimo incidente stradale ha coinvolto la scorsa notte un giovane di 25 anni, residente a Cava de' Tirreni, lungo la Statale 163 Amalfitana, nei pressi dell'ingresso del residence "Due Torri" a Maiori. Il ragazzo, cuoco presso un noto ristorante della Costiera, stava facendo rientro a casa in...

Salerno, istruttore sportivo ai domiciliari: è accusato di violenza sessuale aggravata su due allieve minorenni

I Carabinieri della Stazione di Salerno Duomo hanno eseguito nei giorni scorsi un'ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, con l'aggiunta del braccialetto elettronico, nei confronti di un 45enne del posto, indagato per il reato di violenza sessuale aggravata ai danni di...

Colpita brutalmente dal marito a Cava de’ Tirreni, Veronica parla dall'ospedale: ‘Ho vissuto un incubo, ma ce la farò’

«Grazie di cuore a tutti. Che mi state inondando di messaggi di affetto e vicinanza. Non so come parlarvi. Mi sembra solo un incubo. L'importante è che sono viva e fuori pericolo». Sono le prime parole pronunciate da Veronica Casaburi, la giovane donna di 35 anni brutalmente colpita dal marito e ricoverata...