Tu sei qui: CronacaNegozi aperti il 7 gennaio, commesse in rivolta
Inserito da (admin), venerdì 29 dicembre 2006 00:00:00
Decisa dalla Regione la data dei saldi di inizio anno: arriveranno il 5 gennaio. Intanto, l'Amministrazione comunale vara il nuovo regolamento degli orari di apertura e chiusura degli esercizi commerciali e pubblici per il 2007. Non mancano novità e polemiche, con una vibrata protesta dell'associazione delle commesse, che strappa un impegno per un nuovo tavolo di concertazione ad horas. Questa l'ordinanza sindacale: apertura domenicale il 7 gennaio, l'11 ed il 18 febbraio. Dal 1° marzo fino al 31 dicembre, invece, apertura libera, come previsto per i Comuni, tra i quali anche Cava de'Tirreni, riconosciuti dalla Regione ad economia turistica.
Una delegazione di addetti alle vendite, subito dopo la chiusura dei negozi, intorno alle 13, si è recata in Comune per protestare per la decisione di restare aperti anche il 7 gennaio. Una trentina tra commesse e commessi, con in testa la presidentessa Teresa Di Salvio, sono stati ricevuti dagli assessori Enzo Servalli, Franco Musumeci e Gianpio De Rosa. «È una vera e propria ingiustizia - afferma la Di Salvio - Dopo oltre 40 giorni di apertura ininterrotta e dopo che al tavolo della concertazione era stata proposta la prima apertura domenicale il 14 gennaio, senza che nessuno avesse avuto nulla da ridire, ritrovarci con questo regalino della Befana ci sembra davvero scorretto. Oltretutto, se ci si incontra per concertare, buona educazione vuole che, prima di varare un nuovo regolamento, lo si discuta almeno con chi è stato chiamato a dare il proprio contributo e non imporre diktat».
Soddisfazione, invece, da parte dell'Ascom Confcommercio. «Non vedo cosa ci sia di scandaloso - rivela il commissario dell'Associazione, Antonio Della Monica - se l'Amministrazione ha deciso di tenere in considerazione una mia proposta, dopo aver più che dimezzato lo shopping domenicale di gennaio e febbraio». Perplessità da parte del presidente della Confesercenti, Aldo Trezza: «Nell'incontro del 20 dicembre, avevamo proposto l'apertura il 14 gennaio per dare respiro ai commercianti dopo il tour de force natalizio, che si concluderà con la "Notte Bianca" della Befana, in coincidenza con l'inizio dei saldi. Restare aperti anche domenica 7 ci sembrava solo un accanimento nei confronti dei consumatori ed uno sforzo inutile dei commercianti. In quella occasione, ed è tutto verbalizzato, nessuno ha avuto nulla da ridire. Poi, invece, ci ritroviamo con una scelta diversa da quanto gli stessi commercianti avevano ritenuto più opportuno, rispondendo ad un questionario fatto circolare proprio per avere un orientamento quanto più condiviso possibile».
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